Germania nel caos
Von der Leyen, la "resa" agli agricoltori in trattore: "Stiamo avviando un dialogo"
La protesta degli agricoltori tedeschi ha paralizzato strade e aree in metà del Paese, con blocchi e cortei. E Berlino corre ai ripari. Dopo la solidarietà espressa dai conservatori dell'opposizione e il partito di estrema destra Alternativa per la Germania, anche Ursula von der Leyen si accoda. "Fuori è un po' rumoroso, penso che sia giusto - ha detto la presidente della Commissione europea nel suo discorso alla Camera di commercio di Stade per la regione tedesca dell'Elba-Weser -. Qui da noi ognuno può esprimere la propria opinione e rappresentare i propri interessi".
Parole arrivate mentre fuori dalla sala si teneva la protesta degli agricoltori, di cui Von der Leyen ha detto di capire "molte delle preoccupazioni. Hanno buoni argomenti dalla loro parte. Garantiscono la nostra sicurezza alimentare, vogliono in cambio un reddito ragionevole. E hanno bisogno di certezza nella pianificazione del loro lavoro. Per questo circa un terzo dell'intero bilancio europeo è riservato ai pagamenti all'agricoltura".
Una rivolta iniziata dopo che l'esecutivo tedesco ha annunciato il taglio dei sussidi per gli agricoltori come parte delle nuove misure di austerità. Taglio poi parzialmente ridimensionato, ma ai coltivatori non basta. Questi ultimi infatti chiedono che i tagli vengano annullati completamente. "Noi, come Commissione europea - ha voluto rassicurare Von der Leyen -, stiamo avviando un dialogo strategico con il settore agricolo e l'intera filiera. Circa un terzo dell'intero bilancio europeo è riservato ai pagamenti all'agricoltura. Naturalmente, i nostri agricoltori sono sottoposti a grandi pressioni per cambiare. Proprio come molte altre persone".