L'ex premier
Mario Draghi: "Il modello Europa si è dissolto"
Il modello Europa "si è dissolto”. A dare il colpo di grazie è Mario Draghi: "In questo momento c'è paralisi decisionale, è un momento critico e dobbiamo sperare che alla fine ci tengano uniti i valori fondanti. La cosa più importante è capire che non riusciamo a gestire le sfide sovranazionali da soli. Occorre cominciare a pensare a un'integrazione politica europea, cominciare a pensare che siamo italiani ma siamo anche europei", dice l'ex premier nel corso della presentazione del libro di Aldo Cazzullo 'Quando eravamo i padroni del mondo', nella chiesa di Sant'Ignazio di Loyola a Roma.
Draghi ha ricordato che "tutti i potenti hanno cercato legittimazione nell'Impero romano". Ma - ha ammonito - "non ci si deve rivolgere alla Storia come un aiuto" anche perché quello di costruzione dell'identità dell'Impero Romano "è un processo di apertura che prende molti secoli".
Citando un verso di Eugenio Montale, - 'La storia non è magistra di nulla se ci riguarda' - Draghi ha spiegato che "cercare la legittimazione nella storia è un esercizio pericoloso" anche perché si ragiona "su un contesto storico diverso, anteriore alla formazione dello stato moderno che si definisce anche attraverso l'esclusione degli altri".
Draghi ha ricordato che quello di una 'apertura' "è stata una necessità per un impero come quello romano: il problema di gestire i popoli conquistati risale all'impero e i romani capiscono che bisogna investire nella periferia, tant'è che alcune opere realizzate alla periferia sono più grandi di quanto costruito a Roma".