Nuovo tassello

Qatargate, Panzeri parla: chi viene arrestato in Italia

Ha cominciato a parlare, Antonio Panzeri, e con le dichiarazioni dell'uomo-chiave dell'inchiesta belga Qatargate scattano le prime manette in Italia: è stata arrestata Monica Rossana Bellini, la commercialista dell'ex europarlamentare del Pd, dal 2019 alla guida della Ong Fight impunity, l'organizzazione che con la scusa di lottare per i diritti nei Paesi più a rischio serviva al contrario per riciclare le enormi entrate sotto forma di mazzette (in nero, ovviamente) da distribuire tra gli europarlamentari compiacenti e disposti a "parlar bene" di Qatar, Marocco e altri Paesi dagli interessi non propriamente limpidi. 

Secondo quanto riferito da Panzeri ai magistrati, la Bellini era uno dei nodi centrali nella rete del riciclaggio allestito dallo stesso politico italiano tra Bruxelles e Strasburgo. La commercialista, riferisce il Corriere della Sera, è stata fermata dalla Guardia di finanza su esecuzione di un mandato di arresto europeo firmato dal giudice istruttore di Bruxelles Michel Claise. Si tratta di un altro tassello nell'inchiesta inizialmente denominata come Italian Job per il ruolo centrale di alcuni big italiani, a partire da Francesco Giorgi (portavoce dell'europarlamentare Pd Andrea Cozzolino, poi sospeso dai dem) e da sua moglie, la greca Eva Kaili, ex vicepresidente dell'Europarlamento in carcere da dicembre. Uno scandalo che in realtà è soprattutto "Socialista", coinvolgendo molti big del gruppo Socialisti e democratici che comprende anche il Pd. Secondo le ultime indiscrezioni del quotidiano belga Echo, Panzeri avrebbe fatto mettere a verbale di aver dato più di 120mila euro in contanti, in più tranche, al socialista Marc Tarabella. In cambio della sua collaborazione con gli inquirenti, l'italiano avrebbe patteggiato un anno di galera.

La commercialista gestisce anche la contabilità della figlia di Panzeri, Silvia, sul cui conto corrente sono stati trovati circa 200mila euro, provenienti quasi tutti dall’Ong americana Human right association e dalla sede italiana di No Peace without justice, la Ong fondata da Emma Bonino anch'essa finita al centro dell'inchiesta.