interrogatorio
Qatargate, che nome ha fatto Panzeri ai pm: altro terremoto-Pd
Andrea Cozzolino tirato in ballo da Antonio Panzeri. Dopo che la commissione nazionale di Garanzia del Partito Democratico lo ha sospeso dall’Albo degli iscritti e degli elettori del Pd, emergono nuovi dettagli sul ruolo dell'eurodeputato nello scandalo Qatargate. A fare il nome di Cozzolino è proprio Panzeri, interrogato dopo l'arresto del 9 dicembre. È lui - riporta Il Corriere della Sera - a parlare di "un accordo" per "evitare delle risoluzioni contro i Paesi e in cambio abbiamo ricevuto 50 mila euro". Soldi trovati dagli stessi investigatori e che arriverebbero dal Marocco dove, nel 2019 sarebbe partito un patto. All'epoca Panzeri era ancora europarlamentare. Il suo compito? Persuadere i parlamentari, forse anche a suon di mazzette e regali. E qui Panzeri fa il nome di Cozzolino, che allora prese il suo posto nella delegazione Maghreb dell'assemblea, anche se dice che su di lui non ha prove. A metterli in contatto ancora una volta Francesco Giorgi.
Al momento la vicenda è sotto la lente di ingrandimento dei magistrati, ma si teme che possa espandersi a macchia d'olio e coinvolgere una lunga lista di big di Bruxelles. Di certo e incontrovertibile è la presenza di oltre 750 mila euro nella casa dell'ex vicepresidente Eva Kaili e del compagno Giorgi e di altri 600 mila in quella di Panzeri. "Conoscevo le attività di Panzeri. E sapevo che a casa mia c'erano delle valigie piene di soldi", ha ammesso la Kaili.
Nel frattempo, al centro dello scandalo, ci sono finite anche Maria Dolores Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell'ex eurodeputato. Le due sono state arrestate su mandato di arresto europeo con l’accusa di essere "pienamente consapevoli delle attività" del "marito/padre" e sembrano "persino partecipare nel trasporto dei ‘regali’ dati al Marocco da A.A., ambasciatore del Marocco in Polonia".