L'inchiesta

Antonio Panzeri, "non solo Qatar": un'altra pesante accusa, sinistra in tilt

Nuove accuse contro l'ex eurodeputato Antonio Panzeri: sarebbe sospettato di essere intervenuto politicamente, "dietro pagamento", presso alcune persone che lavorano al Parlamento Europeo, a beneficio non solo del Qatar, ma anche del Marocco. È quanto emerge da uno degli atti dell'indagine di Bruxelles per "corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere", come si legge su Repubblica. Nel documento viene sottolineato che comunque vige la "presunzione di innocenza".

Nel frattempo a Brescia sarebbe in corso davanti alla Corte d'Appello l'udienza di identificazione, ossia la convalida dell'arresto, di Maria Colleoni e Silvia Panzeri, moglie e figlia dell'ex eurodeputato, fermate ieri sera nell'abitazione di famiglia in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Le accuse contro le due donne sarebbero di favoreggiamento nell'ambito dell'inchiesta di Bruxelles per corruzione e riciclaggio.

 

Pare che Maria Colleoni e Silvia Panzeri siano ritenute "pienamente consapevoli" dell'attività del marito e padre e "persino del trasporto di doni". L’indagine, aperta lo scorso luglio, è stata coordinata dall’Ufficio centrale per la repressione della corruzione del Tribunale di Bruxelles. Sono diversi i nomi che appaiono nell’inchiesta, tra cui alcuni italiani. Coinvolta anche la vicepresidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, nella cui abitazione sono stati trovati dei sacchi pieni di banconote.