Il caso

Ursula von der Leyen, i messaggi segreti sul vaccino Pfizer: "Perché li hanno tenuti nascosti"

Il caso degli sms scambiati da Ursula von der Leyen con Albert Bourla per l’acquisto da parte dell’Europa dei vaccini Pfizer è diventato un caso bollente anche al Parlamento di Strasburgo. La Lega ha infatti presentato un’interrogazione e una richiesta di chiarimento in sede plenaria su una procedura ritenuta “inconsueta” e nascosta sotto al tappeto per mesi.

 

 

“Ancora nessuna risposta sulla vicenda dello scambio di sms tra Ursula von der Leyen e il ceo di Pfizer, emersa a seguito di un’inchiesta giornalistica americana e oggetto di critiche anche dallo stesso Mediatore europeo”, si legge nel comunicato a firma degli europarlamentari Marco Campomenosi e Marco Zanni. Lo scorso aprile il New York Times è stato il primo a riportare la notizia della trattativa per l’acquisto dei vaccini Pfizer, condotta dalla presidente della Commissione europea soprattutto tramite uno scambio di messaggi con il ceo di Pfizer.

 

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Poi si è aggiunta l’indagine del difensore civico, a cui la Commissione risponderà entro fine aprile. Nel frattempo si è limitata ad affermare che “un messaggio di testo o un altro tipo di messaggistica istantanea è per sua natura un documento di breve durata che non contiene in linea di principio informazioni importanti su questioni relative alle politiche, alle attività e alle decisioni della Commissione” e che “la politica di conservazione dei registri della Commissione escluderebbe in linea di principio la messaggistica istantanea”.