Non facciamoci sorprendere

Giorgia Meloni, l'allarme da Madrid: "Perché l'Europa è sotto attacco", nel mirino l'asse Cina-Turchia

Giorgia Meloni

Pubblichiamo ampi stralci dell’intervento di Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, a «VIVA 21. La Spagna in piedi», evento organizzato da Vox a Madrid.

Oggi, qui, io mi sento a casa. Mi sento a casa perché sono immersa nel magnifico patrimonio di tradizioni che hanno forgiato la civiltà spagnola nei secoli. Mi sento a casa perché qui si respira aria di cultura e di orgoglio nazionale, di radici e di futuro, di storia e di identità. Ed è proprio il tema dell'identità il fulcro del nostro comune impegno, e il terreno di scontro fondamentale del nostro tempo. L'identità è infatti il principale nemico del mainstream globalista e tutti noi che la difendiamo siamo il bersaglio dei "pasionari" del progressismo. Tutto ciò che ci identifica è sotto attacco. È sotto attacco la persona, e con lei il valore stesso della vita umana. (...) Mentre i presunti "buonisti" vogliono imporci la cultura dello scarto, di vite che non sono degne di essere vissute secondo canoni soggettivi, di vite che possono essere selezionate, vendute o comprate come fossero prodotti del supermercato, di vite che possono autodistruggersi con la droga. Non lo accettiamo, e i mostri non siamo noi, ma chi in nome di una presunta libertà propone pratiche abominevoli come l'utero in affitto ola droga libera. È sotto attacco la famiglia, nucleo imprescindibile per la procreazione, l'educazione e la formazione dei nostri figli, centro degli affetti e della solidarietà tra generazioni, primo luogo dell'appartenenza. È sotto attacco l'identità sessuale, che le lobby Lgbt vorrebbero abbattere a colpi di propaganda gender nelle scuole, nei media, nelle istituzioni con quel principio del self id - non sono quello che sono ma quello che sento - che colpisce prima di tutto i diritti e le conquiste delle donne.

 

 

 

I VALORI DI UNA CIVILTÀ

È sotto attacco la nostra spiritualità, il senso del sacro e le stesse radici cristiane, in nome di un relativismo assoluto e di un ateismo aggressivo che finiscono per spianare la strada al proselitismo fondamentalista. Così la laicità dello Stato viene usata come una clava contro i simboli del cristianesimo mentre si finge di non vedere che in Europa, ormai, interi quartieri sono in mano alla legge islamica. È sotto attacco il lavoro della nostra gente. (...) Sono sotto attacco i confini delle nostre nazioni e dell'Europa, sottoposti a una pressione spaventosa dalla retorica immigrazionista della sinistra (...). È sotto attacco la nostra storia, processata vigliaccamente dalla cancel culture della sinistra che tutto dimentica e tutto distrugge. (..). In Europa le statue non si abbattono, le statue le abbattono i talebani! È sotto attacco la nostra libertà di espressione, censurata ogni giorno nella vita reale, sui media e sui social network, dalla dittatura del politicamente corretto (...) È sotto attacco la Patria, il valore più alto che tiene insieme tutti gli altri, perché è insieme comunità, confini, storia e identità. (...) Sia chiaro che amare la Patria non significa non credere nell'Europa, perché Nazione ed Europa non sono valori in contraddizione tra loro. Soltanto la sinistra in malafede può sostenere questo, perché loro hanno sempre odiato la patria e hanno cominciato ad amare l'Europa solo quando sono diventati orfani dell'Unione Sovietica. Infatti hanno cercato di trasformare l'Europa dei popoli e delle diversità in una specie di stato sovietico, tutto burocrazia, imposizioni dall'alto e omologazione. (...) Continueremo a dire quello che non ci piace di questa Unione senza accettare di essere definiti nemici dell'Europa. Continueremo a dire, ad esempio, che sulla transizione ecologica serve un approccio più pragmatico e meno ideologico. (...) Garanzie che non ci daranno certo Greta Thunberg e le lobby multinazionali che ne dirigono la retorica, utilizzando l'ecologia come trappola per condurci verso una transizione energetica che - fatta così - avrà costi ambientali e sociali altissimi per noi e profitti altissimi per loro. E ci consegnerà mani e piedi alla Cina, che venderà a noi un elettrico prodotto con le centrali a carbone, mentre centinaia di migliaia di aziende europee verranno messe fuori mercato e milioni di lavoratori rischieranno il posto di lavoro.

IL MANIFESTO DI MADRID

Continueremo a dire che vogliamo un'Europa protagonista sui grandi temi internazionali. Per fermare l'immigrazione incontrollata dall'Africa e dall'Asia, per difenderci dal terrorismo islamico, per fronteggiare le sfide che ci arrivano proprio dalla Cina, per costruire ponti verso l'America Latina che sta vivendo una stagione molto difficile. E voglio ringraziare pubblicamente Santiago per aver voluto promuovere la "Carta di Madrid", che ho convintamente firmato. È un manifesto di valori straordinario per unire le forze e aiutare i nostri fratelli dell'America Latina a liberarsi dal giogo di governi di ispirazione social-comunista che ne stanno affamando i popoli. Sono popoli fratelli, nelle loro vene scorre tantissimo sangue spagnolo e italiano, dobbiamo aiutarli e sostenerli fino a quando i tiranni non saranno sconfitti, i signori del narcotraffico non saranno in galera e fino a quando non torneranno la libertà e la democrazia.

 

 

 

L'ORA DEI CONSERVATORI

Vogliamo un'Europa più presente nel Mediterraneo, che è stato culla della nostra civiltà e da cui oggi l'Europa è sempre più emarginata, mentre altri paesi la fanno da padrone. Penso alla Turchia di Erdogan che, mentre noi ci dividiamo mette in atto il suo espansionismo aggressivo, minaccia nazioni europee come la Grecia o Cipro, controlla la Libia, ricatta l'Europa con gli immigrati clandestini e finanzia l'Islam politico in tutto il Vecchio Continente. E l'Europa ancora sta lì a prendere in considerazione l'ipotesi dell'ingresso della Turchia nell'Unione. Non lo permetteremo! C'è, amici miei, un'altra Europa possibile. E per costruirla sarà fondamentale la nostra salda alleanza, spagnoli e italiani, fianco a fianco, insieme a popoli fratelli che sono accomunati a noi dalla nostra stessa matrice latina. Così potremo costruire un'Europa più equilibrata. E potremo riscoprire i veri valori che hanno fondato l'Europa. Vedete, in questi giorni tutti i commentatori si interrogano su come sarà l'Europa del dopo Merkel... parlano di Draghi, di Macron e di qualche altra personalità. Ecco, io penso che noi, invece, dobbiamo lavorare insieme perché l'Europa del dopo-Merkel sia l'Europa dei Conservatori, l'Europa dei patrioti. Proprio noi, che tutti i giorni veniamo tacciati dai sedicenti europeisti di volerla distruggere mentre sono loro che la stanno relegando ai margini della storia, vogliamo vederla tornare al centro. Ripartendo da quelle terre che l'Europa, la civiltà europea, l'hanno creata, forgiata e sviluppata nei millenni. Ripartendo dall'Europa Latina. E se sono convinta che per far rinascere l'Europa ci sia bisogno della Spagna, oggi sono felice perché so che qui, di fronte a me, c'è la parte migliore della Spagna. Fatta di persone oneste e fiere, che rivendicano per la propria terra un destino all'altezza della propria storia. Cari fratelli di Vox, cari patrioti spagnoli, io oggi sono qui a promettervi che in questa battaglia non sarete soli. In questa battaglia, al vostro fianco, avrete milioni e milioni di patrioti italiani. Viva la Spagna! Viva l'Italia! Viva l'Europa!