Difendeva donne afghane
Sitara Achakzai era pronta alla fuga dal proprio paese. L'Afghanistan. Aveva comprato un biglietto aereo perché sapeva di quella taglia sopra la sua testa giunta a trecentomila rupie pakistane, circa tremila euro. Da quelle parti, un sacco di soldi. Sitara non era una criminale, doveva fuggire perché il suo impegno nella difesa dei diritti delle donne islamiche (unito a quello di consigliera provinciale a Kandahar) aveva attirato le ire dei talebani. Già una volta, durante il loro governo, dovette cercar riparo in Germania. Stavolta non ha trovato scampo: l'attivista, 52 anni, è stata uccisa a colpi di pistola davanti a casa,«da due uomini in moto» ha precisato Ahmad Wali Karzai, capo delConsiglio provinciale e fratello del premier. L'agguato è stato messo a segno in pieno giorno, mentre la Achakzai rientrava da una seduta consiliare, alla quale aveva partecipato proprio per congedarsi dai colleghi prima d'imbarcarsi e fuggire dall'Afghanistan. Cosa che i sicari talebani le hanno impedito.