Caos in Thailandia, due morti
È ormai anarchia totale a Bangkok, dove è salito a 101 il numero dei feriti e a due quello dei morti (si tratta di uomo di 50 anni e un ragazzo di 19) in seguito ai violenti scontri tra i manifestanti antigovernativi el’esercito, che sta utilizzando gas lacrimogeni e cannoni ad acqua e in alcunicasi ha sparato in aria per respingere gli attacchi delle “camicierosse” con bombe molotov e sassaiole. Un edificio del ministero dell'Istruzione e setteautobus sono stati incendiati in prossimità della sede del governothailandese, luogo del principale raduno dei manifestanti che era statorisparmiato dalle violenze. Centinaia di militari giunti a bordo dicamion hanno preso posizione a fine pomeriggio su una piazza vicinaagli uffici del Primo ministro dove sono radunati 4.000 manifestanti.Secondo un militare, l’esercito tenterebbe di far confluire tuttidimostranti sparpagliati per Bangkok “verso un unico luogo per impedirel’arrivo di altri manifestanti”. E colonne di fumo si alzano da almeno dueincroci nevralgici del centro che i manifestanti hanno cercato dibloccare, bruciando bus e pneumatici, ma che sembrano ora essere statisgombrati dall'intervento dei militari. I disordini piu' gravisono avvenuti poco prima dell'alba, quando i soldati hanno sparato inaria e lanciato lacrimogeni contro i dimostranti all'intersezione diDin Daeng: nelle violenze sono rimasti feriti 47 dimostranti e 23militari. Quanto alla zona intorno alla sede del governo, continua aessere un enorme accampamento pacifico delle ''camicie rosse'', chechiedono le dimissioni del premier Abhisit Vejjajiva, ma proprio negliultimi minuti alcuni testimoni hanno riferito dell'arrivo di truppeintenzionate a porre fine alla protesta. La tensione in Thailandia èaltissima: "Ristabiliremo l'ordine con ogni mezzo". Il comunicato dell'esercito della Thailandia dopo una giornata di aspri scontri aBangkok non lascia spazio alla fantasia: il messaggio è chiarissimo, la repressione sarà fortissima. In mattinata il gnerale incaricato di riportarel'ordine nella capitale rilasciate ha annunciato in tv che i soldati nonspareranno sui civili, ma avranno la facoltà di usare le armi 'perautodifesa'. Abhisit, il cui convoglio è stato attaccato ieri daimanifestanti, si è impegnato a riportare la calma entro quattro giorni. Intantoil Puea Thai, principale partito dell'opposizione, ha chiesto alpremier di convocare una sessione d'emergenza del Parlamento, pertrovare una via d'uscita alla crisi. Mentre molti turisti fuggono inanticipo da una Bangkok semivuota, dove sono state annullate lefestivita' per l'anno nuovo thailandese, il governo ha preannunciato ilvaro di misure per garantire la sicurezza di porti, aeroporti e dellemaggiori infrastrutture del Paese. La Farnesina: stop ai viaggi - In ministero degli Esteri italiano, intanto, sconsiglia viaggi in Thailandia. Il governo di Bangkok ha infatti decretato lo stato di emergenza nellacapitale e in alcuni distretti di alcune province (Nonthaburi, SamutPrakan, Pathum Thani, Nakhon Pathom e Ayutthaya). Sul sito dell’Unitàdi Crisi (‘viaggiaresicuri.it’), il ministero degli Esteri suggerisceai connazionali di “posticipare il proprio viaggio sino a quando lasituazione non si sarà normalizzata”. In particolare, “a causa della grave crisi in atto, soprattutto nellacapitale, il ministero degli Esteri raccomanda quanto segue: - “percoloro che abbiano in programma di recarsi in Thailandia: salvo motiviimpellenti, si consiglia di posticipare il proprio viaggio sino aquando la situazione non si sia normalizzata; - “per coloro che sitrovino già in Thailandia, ma fuori Bangkok: salvo motivi impellenti,si consiglia di non rientrare nella capitale se non quando lasituazione si sia normalizzata; - “per coloro che si trovino a Bangkok:si consiglia di rimanere il più possibile in hotel/casa e di evitare inogni caso luoghi ove siano presenti assembramenti e manifestazioni,prestando la massima attenzione nei propri movimenti”. E raccomandazioni vengono fatte anche ai nostri connazionali che già si trovano in Thailandia: "a causa delle dimostrazioni di protesta antigovernativein corso a Bangkok, si raccomanda di tenersi in ogni caso lontani da luoghi di assembramento emanifestazioni”. Visto che le tensioni si potrebbero “estendere adaltre province”, la Farnesina consiglia a chi intenda recarsi comunquein Thailandia di “avere prudenza e di evitare tutte le zone, nellacapitale e nel resto del Paese, dove siano in corso eventualiassembramenti e manifestazioni”; e di “tenersi informati sull’evolversidella situazione anche attraverso i propri agenti di viaggio e gliorgani di informazione locali e internazionali”.