Sudan: i miliziani islamici
I terroristi islamici tornano a colpire in Sudan, lo stato africano dove da tempo è in atto una guerra civile tra le forze governative e gli abitanti della zona del Darfur. I miliziani legati al governo di Khartum hanno attaccato un convoglio della forza di pace Onu, uccidendo un peacekeeper, mentre altri sei componenti risultano dispersi. L’imboscata è avvenuta ieri a Um Hakibah, nel nord del Darfur. La pattuglia delle Nazioni Unite era composta da quattro peacekeeper ruandesi e da due poliziotti, uno ghanese e uno ugandese. Dall’inzio del conflitto, febbraio del 2003, il numero delle vittime varierebbe tra le 50.000 e le 450.000. Purtroppo mancano dati ufficiali, per quanto è quello in atto in Darfour da parte dei terroristi islamici è da tempo considerato un vero e proprio genocidio. Da qui la decisione del Consiglio di sicurezza dell’Onu di approvare la Risoluzione 1706 che prevedeva l’invio di 20.000 caschi blu da affiancare ai già presenti 7.000 uomini dell’Unione africana. I janjaweed, come sono chiamati i miliziani, non accettano di essere considerati come una forza filogovernativa, quanto dei veri e propri mujhaidin, guerrieri impegnati nella jihad.