Madagascar: al presidente
Nell’isola africana del Madagascar è solo una questione di ore: da mesi si susseguono proteste e scontri nei confronti del presidente Marc Ravalomanana, invitato dal leader dell’opposizione Andry Rajoelina di “lasciare umilmente il potere entro le prossime 4 ore”. Un ultimatum preciso che però si aggiunge ad un clima piuttosto confuso, al punto che le ultime notizie indicano che proprio l’opposizione ha annunciato la destituzione di Ravalomanana. “Abbiamo sollevato dall'incarico il presidente della Repubblica, l'Assemblea nazionale, il Senato e il governo - ha annunciato Monja Roindefo, indicato da Rajoelina come primo ministro della transizione -. Ci impegnamo a indire nuove elezioni presidenziali, parlamentari e amministrative entro 24 mesi”. L'ufficio del primo ministro in carica, Charles Rabemananjara, era stato occupato questa mattina dagli uomini di Roindefo. Quest'ultimo ha spiegato in conferenza stampa che giovedì scorso aveva incontrato Rabemananjara che si era detto disponibile a lasciare l'incarico. L'avvicendamento si è svolto tranquillamente, ha spiegato ancora Roindefo, mentre non è chiaro dove si sia rifugiato l'ormai ex premier Rabemananjara. Dopo la crisi politica iniziata a dicembre con diverse proteste, in Madagascar c'erano stati degli scontri sanguinosi lo scorso 7 febbraio, quando le guardie avevano sparato contro i manifestanti uccidendo almeno 28 persone e ferendone circa 200 davanti al palazzo presidenziale. Nel frattempo l’Esercito ha annunciato che non marcerà sul palazzo presidenziale nella capitale Antananarivo. A renderlo noto è stato il nuovo capo di Stato Maggiore, Andrè Andriarijaona, nominato dai suoi pari grado giovedì scorso, quando la nomina spetterebbe al presidente della Repubblica.