Usa, strage in Alabama
In Alabama, nel sud degli Stati Uniti, uno psicopatico ha attraversato in auto due piccoli paesi aprendo il fuoco contro i passanti. Ha ucciso così undici persone, e alla fine della corsa si è suicidato. Tra le vittime la madre, i nonni e due zii dell'omicida; la moglie e il figlio di pochi mesi di un vice sceriffo. Il raptus del killer, un bianco intorno ai trent'anni, è cominciato a Samson, paese di tremila abitanti non lontano dal confine con la Florida, per finire dopo una ventina di chilometri vicino a una fabbrica a Geneva, altra piccola località. Prima di tutto ha ucciso sua madre, bruciandole la casa, poi è andato a cercare altri parenti, ma sparando a chiunque gli capitasse a tiro. La polizia ha riferito che il folle ha ucciso sei adulti e un bambino in tre diverse case nel territorio di Samson, prima di imboccare la Statale 52 aprendo il fuoco strada facendo: altre due persone sono state uccise a un distributore di benzina e davanti a una ferramenta. La mattanza è finita alla fabbrica Reliable Metal Products di Geneva, dove l'uomo ha sparato altri trenta colpi, ferendo il capo della polizia della città. «Poi è entrato nel complesso e dopo pochi minuti si sono uditi colpi d'arma da fuoco. Le forze di polizia lo hanno trovato morto» ha detto l'agente Steve Jarrett. In Alabama sono arrivati anche i detective dell'Fbi.