Ancora razzi a Gaza
Continuano le tensioni nella striscia di Gaza, dove oggi due sorelline palestinesi, di 5 e 13 anni, sono state uccise oggi nello scoppio di un razzo caduto per errore su una casa di Bet Lahiya, nel nord della striscia. Il razzo, lanciato da miliziani palestinesi, doveva colpire il territorio israeliano. Un palestinese, gravemente ferito nello scoppio di un altro razzo nei giorni scorsi, è stato trasportato oggi in un ospedale in Israele per cure mediche. Già questa mattina gruppi armati palestinesi avevano lanciato almeno due razzi e un colpo di mortaio sul territorio israeliano dalla striscia di Gaza. I razzi non hanno fatto vittime, anche se un colpo di mortaio è piombato su una casa vuota nei pressi del valico di Kerem Shalom. Nel frattempo Israele ha aperto stamane, per alcune ore, tre valichi con la striscia di Gaza per permettere l’ingresso di convoglio di aiuti umanitari destinati alla popolazione palestinese. I valichi sono rimasti aperti fino a mezzogiorno. I convogli, che comprendono decine di autocarri, includono generi di prima necessità e carburanti. La decisione israeliana di riaprire brevemente i tre valichi, secondo i media locali, appare dovuta a forti pressioni internazionali, di Egitto, Gran Bretagna e Francia. Intanto le forze armate israeliane si stanno preparando a una più volte minacciata vasta operazione militare a Gaza per costringere i gruppi armati palestinesi a cessare i tiri di razzi. Secondo il quotidiano Haaretz una decisione in questo senso è stata già presa dal consiglio di difesa e l’operazione sarà lanciata dopo aver preparato le retrovie in Israele e l'opinione pubblica internazionale. Secondo il giornale l’esercito intende lanciare un'operazione di breve durata mirante a causare a Hamas il maggior numero possibile di danni.