Ruanda, 20 anni di carcere
Il tribunale penale internazionale per il Ruanda ha condannato oggi a 20 anni di carcere Protais Zigiranyirazo, cognato dell'ex presidente Habyarimana, riconosciuto colpevole di genocidio e sterminio. La corte presieduta dall'argentina Ines Weinberg de Roca ha concluso che Protais Zigiranyirazo aiutò e incoraggiò il massacro di circa 1.500 tutsi l'8 aprile 1994 sulla collina di Kesho, nella prefettura di Gisenyi, nel nord del paese. In un altro episodio contestato al cognato dell'ex presidente 20 tutsi furono uccisi nelle vicinanze della sua casa di Kigali. Il procuratore aveva richiesto per lui la pena dell'ergastolo. Oggi il Tpir si deve pronunciare anche su quattro ufficiali dell'esercito ruandese, tra cui sul colonnello Theoneste Bagosora sospettato di essere il cervello del genocidio del 1994, quando circa 800.000 tra tutsi e hutu moderati furono sterminati. Fratello maggiore di Agathe Kanziga, vedova del presidente Juvénal Habyarimana, Zigiranyirazo, 70 anni, fu deputato e poi prefetto di Ruhengeri, nel nord. Nel 1994 non aveva alcuna più alcuna carica, ma il tribunale ha concluso che aveva mantenuto autorità e influenza. Era stato arrestato in Belgio nel luglio 2001 ed il processo era cominciato nell'ottobre 2005.