L'Onu condanna Israele per il blitz alla nave turca
Il Consiglio dei diritti dell’uomo delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che approva il rapporto della Commissione d'inchiesta sull'arrembaggio alla nave turca Mavi Marmara del 31 maggio scorso. Il provvedimento, invocato dal Pakistan a nome dell’Oci - che riunisce 57 nazioni - ha ottenuto trenta voti favorevoli, uno contrario (quello degli Stati Uniti) e quindici astensioni. Nella sua risoluzione, l’Oic si è detto "profondamente rammaricato della mancata cooperazione di Israele all’inchiesta", pur chiedendo al Consiglio dei diritti umani "di approvare le conclusioni del rapporto" e di "raccomandare all’Assemblea generale dell’Onu di tener conto del rapporto". Il rapporto pubblicato lo scorso 23 settembre è un duro atto d'accusa contro Israele: la Marina militare agì con una "brutalità inaccettabile" durante il blitz contro la flottiglia di aiuti umanitari diretta alla Striscia di Gaza, macchiandosi di "gravi violazioni dei diritti umani". Secondo il documento, esistono "prove" per "sostenere un procedimento legale" contro Israele per "omicidio intenzionale, tortura o trattamenti disumani, il fatto di causare intenzionalmente grandi sofferenze o ferite gravi". Il blitz - Il 31 maggio 2010, i reparti israeliani assaltarono la flottiglia filopalestinese di sei navi diretta verso Gaza con l'intenzione di spezzare il blocco marittimo imposto. Nove turchi furono uccisi.