Gaza, esaurite scorte di farina

Silvia Tironi

La chiusura totale delle frontiere della Striscia di Gaza per il diciannovesimo giorno consecutivo sta letteralmente mettendo in ginocchio la popolazione. Le scorte alimentari sono finite, e al posto della farina i pochi fornai rimasti ancora aperti stanno ormai da alcuni giorni utilizzando il mangime degli animali per fare il pane. la notizia è riportata sul Middle East Times.i Secondo il ministro della difesa Ehud Barak ha però assicurato che Israele sta per autorizzare una parziale riapertura delle frontiere attraverso il valico di Kerem Shalom: decisione particolarmente attesa dall'agenzia delle Nazioni Unite Unrwa, che fornisce supporto alimentare alla popolazione della Striscia e che sta esaurendo le provviste.  Intanto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, lancia un nuovo appello, sottolineando quanto sia preoccupante "la situaizone umanitaria a Gaza". E si rivolge direttamente a Israele, affinché "autorizzi in maniera urgente la consegna dell'aiuto umanitario alla popolazione civile a Gaza". Lo riporta un comunicato trasmesso dal suo portavoce e diffuso dal Centro d'informazioni Onu.L'associazione umanitaria Unrwa rappresenta d'altra parte l'unica fonte di sostentamento e sopravvivenza per la metà della popolazione di Gaza (circa 1 milioni e mezzo di persone). Secondo John Ging, direttore dell'Unrwa della Striscia, ben 20 mila persone necessitano di razioni su base giornaliera.