Ed Miliband è il nuovo leader del Labour

Eleonora Crisafulli

L’impegno a riunire il Partito Laburista e un omaggio al fratello David, battuto nella corsa alla leadership. Così David Miliband, nuovo leader dei laburisti britannici, ha salutato l’assise del Labour Party, riunita a Manchester. "Mi iscrissi quando avevo 17 anni, e mai avrei creduto che avrei guidato questo partito", ha detto il più giovane dei fratelli. "Avete riposto la vostra fiducia in me e sono determinato a ripagarla. Il primo modo sarà riunire il nostro partito e portarlo avanti insieme". Rivolto a David ha aggiunto: "Ti voglio bene". Il giovane Miliband, che ha promesso il ritorno ai valori più progressisti abbandonati all’epoca di Blair, ha riproposto la sua visione di un capitalismo che lavori per la gente: "Dobbiamo ridurre il deficit ma fare molto di più. Questo Paese è troppo iniquo e la differenza tra ricchi e poveri non danneggia solo i poveri, ma tutti. Sono convinto che ci sono troppe persone escluse dalle opportunità e questo deve cambiare". Ed Miliband è stato eletto oggi dagli iscritti e rappresentanti del partito, con il 5o,6% dei voti, contro il 49,4%. Erano cinque i candidati in lizza alle primarie per succedere all’ex premier Gordon Brown, che si dimise nel maggio scorso dopo la sconfitta elettorale che portò al governo David Cameron, mettendo fine a 13 anni di esecutivi laburisti. Oltre ai fratelli Miliband, l’ex ministro dell’Istruzione, Ed Balls, l’ex ministro della Salute, Andy Burnham, e l’outsider Diane Abbott. Fino a venerdì, il favorito nelle primarie era l’ex ministro degli Esteri, il 45enne "protetto" di Tony Blair. Ma, a sorpresa, Ed, 40 anni, ex ministro dell’Energia e dei Cambiamenti climatici, ha superato di misura nei sondaggi il fratello.