Missione della diplomazia europea a Gaza per la pace in Medioriente

Paolo Franzoso

La diplomazia europea accetta l’invito israeliano. I ministri degli Esteri di Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Spagna hanno confermato al loro omologo israeliano, Avigdor Lieberman, che si recheranno a Gaza per un sopralluogo. Non è stata ancora precisata una data. Per Tel Aviv è un segnale di distensione dopo la querelle legata al blocco della Striscia. Il governo del falco Netanyahu ha da poco annunciato un alleggerimento dell’embargo nei confronti dei territori amministrati dall’Autorità Nazionale Palestinese, approvando il 17 giugno una serie di misure per facilitare l'ingresso di "beni a uso civile" e di "materiali per progetti civili". I responsabili di politica estera dei cinque stati dell’Unione europea si augurano – si legge in una nota della Farnesina - di sostenere il processo di pace e auspicano un fondamentale cambiamento di politica che conduca a una soluzione duratura della situazione nella striscia di Gaza, in linea con la risoluzione 1860 delle Nazioni Unite, del gennaio 2009 che intimava il cessate il fuoco scontentando tutti, Hamas e israeliani perché considerata troppo blanda dai primi, perché intaccava, secondo i secondi, il diritto a difendere i propri cittadini. Il viaggio sarà organizzato con il coordinamento dell’Anp, “in quanto leadership palestinese”, e con il governo di Israele.