Scudo spaziale. Il progetto Obama incassa l'ok polacco
Nonostante le rimostranze della Russia, lo scudo spaziale si farà. Stati Uniti e Polonia hanno infatti firmato a Cracovia un nuovo accordo sul sistema di difesa antimissile, il quale sostituirà il vecchio progetto di scudo spaziale sostenuto da George Bush e osteggiato insistentemente dal colosso russo. Differenze – In effetti le analogie rispetto al progetto della vecchia amministrazione a stelle e strisce sono poche. Se la prima versione Bush (abbandonata nel settembre 2009) prevedeva l'installazione di un radar potente in Repubblica Ceca, associato a dieci intercettori di missili balistici di lunga gittata in Polonia (con una potenzialità d’attacco maggiore), il nuovo scudo è destinato a intercettare missili di breve e media gittata, dopo una rivalutazione della minaccia balistica iraniana. “La Polonia preferisce la nuova versione del progetto – ha ricordato il ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski –. È fondato su una tecnologia esistente, cosa che aumenta la probabilità che funzioni e sia efficace". Rassicurazioni Clinton – Con il ministro polacco, era presente il Segretario di Stato americano Hillary Clinton, la quale ha curato l’intera trattativa. “Lo scudo aiuterà a proteggere il popolo polacco e tutti in Europa, i nostri alleati e gli altri, dalla minaccia posta dall’Iran. Gli Stati Uniti sono interessati alla collaborazione con la Russia sul tema della difesa antimissile e a tal proposito ribadisco che lo scudo non è una minaccia per la Russia; anzi, la collaborazione fra Washington e Mosca in questo campo è di comune interesse". Reazione Russia - L'intervento della Clinton non è certo piaciuto al ministro degli Esteri russo Andrei Nesterenko che, tramite il suo portavoce, ha espresso "sconcerto" per una dichiarazione del segretario di Stato Usa. "Si è sconcertati di fronte alle accuse di Hillary Clinton secondo le quali la Russia non sarebbe pronta al dialogo sulle questioni della difesa antimissilistica con gli Usa o la Nato. Stiamo negoziando su questi temi sia su base bilaterale con i nostri partner americani e polacchi sia nel forma del Consiglio Russia-Nato", ha detto Nesterenko in un comunicato pubblicato sul sito internet del ministero. "A luglio dello scorso anno i presidenti della Russia e degli Stati uniti hanno approvato chiare linee guida per tali attività: prima fare un’analisi congiunta dei pericoli missilistici e poi concordare raccomandazioni per possibili reazioni con l’uso prioritari di metodi politici e diplomatici, prima di passare a misure congiunte tecnico-militari". Evidentemente, però, gli Usa hanno bypassato questo secondo step, passando direttamente alla fase successiva. Una scelta che però non convince i russi. "Oggi non esistono minacce missilistiche in Europa tali da rendere necessario il dispiegamento di un sistema di difesa missilistica vicino ai confini russi", conclude il comunicato.