Ha fatto perdere 4,9 miliardi alla Société Générale, parte il processo
Si apre il processo contro Jérôme Kerviel, accusato di aver fatto perdere 4,9 miliardi di euro alla Société Générale, banca in cui lavorava, attraverso la speculazione esorbitante sui mercati finanziari – con operazioni fittizie o false dichiarazioni – all’insaputa dei suoi superiori. La difesa del giovane trader 33enne è un contrattacco: “Gli incoraggiamenti giornalieri dei miei superiori non mi hanno frenato, anzi mi hanno spinto e incitato a continuare”. I superiori erano consapevoli delle pratiche poco limpide applicate da Kerviel. Ammette però di aver commesso errori e perduto il senso del controllo e di aver registrato operazioni fittizie per camuffare la realtà. Sì, solo perché è usanza comune nel mondo della finanza. “Tutto si vede, tutto si sente” nei saloni finanziari. Interrogato dal suo legale, Olivier Metzner, Kerviel ripete che era impossibile che i cinque capi della sezione dei trader potessero ignorare quel che lui faceva. A supportare la difesa l’immagine dell’ufficio dove lavorava l’imputato, un ambiente non troppo grande, senza barriere. “Non è un uomo il responsabile di questa truffa, ma il sistema” ha sostenuto il difensore. “Il mio assistito è stato una pedina, una pedina che hanno utilizzato per trarne profitto e quando non si ha più bisogno di questa o quella pedina, la si getta”. I giudici dovranno valutare: trader folle o vittima di un sistema?