Equilibri incrinati

Baltici e Polonia via dal trattato contro le mine anti-uomo: bomba nel giorno della telefonata Trump-Putin

I ministri della Difesa di Lituania, Lettonia, Estonia e Polonia hanno annunciato congiuntamente l'intenzione di ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa che mette al bando le mine antiuomo. La decisione dovrà ora essere approvata dai Parlamenti dei quattro Paesi. I governi dei tre Paesi Baltici e di Varsavia sono quelli maggiormente esposti contro la Russia e quelli che maggiormente avvertono i rischi rappresentati da Mosca e da una pace in Ucraina "sbilanciata" verso il Cremlino.

Per questo la decisione sulla Convenzione di Ottawa rappresenta un sensibile campanello d'allarme, quasi un presagio di drammatici venti di guerra nel cuore dell'Europa e un segnale, fortissimo e inquietante, nel giorno della annunciata telefonata tra il presidente americano Donald Trump e l'omologo russo Vladimir Putin. Una giornata che potrebbe segnare, di fatto, la fine delle ostilità in Ucraina. 

Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, il passaggio chiave della telefonata sarebbe già stato delineato: l'amministrazione Trump "starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev".

"Domani è una settimana da quando la proposta statunitense di un cessate il fuoco in cielo, in mare e in prima linea è stata messa sul tavolo - sono invece le parole scritte su X dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky lunedì -. L'attuazione di questa proposta avrebbe potuto iniziare molto tempo fa. Ogni giorno in tempo di guerra è una questione di vite umane. Ora, quasi una settimana dopo, è chiaro a tutti nel mondo, anche a coloro che si sono rifiutati di riconoscere la verità negli ultimi tre anni, che è Putin a continuare a trascinare questa guerra. Da una settimana, Putin non è riuscito a spremere un sì alla proposta di cessate il fuoco. Sta dicendo quello che vuole, ma non quello che il mondo intero vuole sentirsi dire. La proposta di cessate il fuoco incondizionato riguarda essenzialmente il salvataggio di vite umane, consentendo ai diplomatici di lavorare per garantire sicurezza e una pace duratura, la proposta che la Russia sta ignorando. È necessaria una pressione per far finalmente accettare a Mosca che la loro guerra deve finire".