Prezzi alle stelle
Gli Usa rimasti senza uova le chiedono alla Danimarca
Ci sono matasse ben più intricate da risolvere, come il conflitto in Ucraina e le trattative per un cessate il fuoco piuttosto che la guerra di dazi che colpisce acciaio, settore automobilistico ed energia. Quali siano le priorità è quindi piuttosto chiaro, ma c’è un’altra questione che sta tenendo banco negli Stati Uniti da tempo e che negli ultimi giorni ha raggiunto il livello più alto e non è di secondaria importanza, dal momento che impatta quotidianamente sulla vita del consumatore medio. È la mancanza di uova tra i banchi del supermercato: l’acquirente va a fare la spesa e sugli scaffali trova cartelli che lo avvisano che il negozio ne è rimasto senza o che è tenuto a non comprarne più di tre e forse, con quel che costano, nemmeno viene voglia di farlo.
Se si considera che secondo il dipartimento dell’Agricoltura statunitense un americano medio consuma all’incirca 277 uova all’anno e che il consumo generale, con una popolazione di circa 330 milioni di abitanti, raggiunge 91 miliardi di uova all’anno (tra quelle fresche e quelle impiegate per la produzione di prodotti da forno, maionese e altri alimenti), ci sono tutti gli elementi per parlare di emergenza, provocata dalla diffusione dell’influenza aviaria tra gli allevamenti di pollame che si trascina da almeno tre anni (...)
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