Effetto boomerang

Trump e i sondaggi: linciato dai media? Più lo mostrificano e più piace

 

È ormai evidente che ci sono due Donald Trump. Uno è il presidente in carne e ossa al di là dell’Atlantico che, con indubbia dirompenza verso certi gangli incancreniti del Deep State (reclamata a gran voce tramite voto popolare), sta riscrivendo l’agenda americana in nome di interessi americani (cioè in buona parte occidentali, checché né pensino certi “volonterosi” europei).

L’altro, il secondo Trump, è l’orco al di qua dell’oceano, il pazzo liberticida dedito a smontare ogni conquista di civiltà raccontato quotidianamente dalla bolla mediatica di un continente mai così Vecchio. Partiamo dal secondo, che è il più istruttivo per cogliere lo stato allucinato dei tempi. Stiamo alle latitudini italiche, e limitiamoci agli ultimi segni di Isteria Acuta Anti-Trumpiana (ormai un genere psicanalitico, più che giornalistico). La Stampa di ieri, commento pensoso affidato a Barbara Carnevali, professoressa di Estetica sociale presso l’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi. Titolo: «Se il tycoon cancella l’Illuminismo». Nientemeno, un movimento, di più, un’epoca culturale, per non dire lo stesso atteggiamento occidentale caratterizzato dall’utilizzo autonomo della ragione, spazzato via con un tratto di penna dallo Studio Ovale (...)

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