Di nuovo l'inferno

Israele bombarda, rotta la tregua: "Attacco preventivo contro Hamas" a Gaza e Khan Younis

Sale ad almeno 131 vittime (ma fonti non ufficiali parlano di oltre 200) il bilancio dell'ondata di attacchi israeliani nella Striscia di Gaza, che ha sancito la rottura della tregua. Lo riferiscono fonti mediche ad Al Jazeera. Tra le vittime, 77 sono state segnalate a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza, e almeno 20 a Gaza City, a nord. 

Carri armati israeliani da questa notte stanno bombardando le aree orientali della città di Abasan. Le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno sferrato "attacchi di portata estesa" contro obiettivi di Hamas. Secondo l'ente radiotelevisivo pubblico israeliano Ipbc, sono state prese di mira figure di alto livello dell'organizzazione palestinese, inclusi comandanti e funzionari politici. Un funzionario israeliano ha inoltre rivelato alla Cnn come l'attacco sia stato "preventivo", senza dare ulteriori dettagli per "non fornire informazioni al nemico". L'offensiva "continuerà finché necessario". 

Con la rottura della tregua è ovviamente incerto il destino degli ostaggi ancora in mano ad Hamas. Israele non mostrerà "alcuna pietà" finché non verranno liberati tutti, ha dichiarato l'ambasciatore israeliano presso le Nazioni Unite, Danny Danon. "E' ora che i Paesi del mondo prendano seriamente il nostro impegno incrollabile per riportare tutti i nostri ostaggi a casa e sconfiggere il nemico. Non mostreremo alcuna pietà contro i nostri nemici mentre i nostri ostaggi languono nei tunnel del terrore di Hamas". Secondo Danon la responsabilità della rottura del cessate il fuoco è di Hamas, che avrebbe "rifiutato di accettare" un prolungamento dell'intesa. Opposta la versione dei palestinesi, secondo cui il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha "deciso di sacrificare" gli ostaggi.

Gli Stati Uniti sposano la versione di Netanyahu: "Hamas avrebbe potuto rilasciare gli ostaggi per estendere il cessate il fuoco, ma invece ha scelto il rifiuto e la guerra", sottolinea il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca Brian Hughes a Times of Israel. E Karolin Leavitt, portavoce della Casa Bianca, ha Fox News dichiara che "Trump ha chiarito che Hamas, gli Houthi, l'Iran, chiunque cerchi di agire tramite il terrorismo non solo contro Israele, ma anche contro gli Stati Uniti, ne pagherà il prezzo. Si scatenerà l'inferno. Tutti i terroristi in Medio Oriente dovrebbero prendere Trump sul serio. Non ha paura di stare al fianco del nostro alleato, Israele". "Gli attacchi americani nello Yemen" contro i ribelli filo-iraniani "hanno avuto successo e siamo pronti a continuare se gli Houthi proseguiranno le loro azioni".