Alta tensione
Filippine, la Corea del Nord lancia missili balistici: "Grave preoccupazione"
Le Filippine esprimono "grave preoccupazione" per i recenti lanci di missili balistici condotti dalla Corea del Nord. Tali "azioni provocatorie" - si legge in una nota del ministero degli Esteri filippino - "compromettono il progresso economico, la pace e la stabilita' nella Penisola coreana e nella regione indo-pacifica". Manila ribadisce l'appello a Pyongyang affinché cessi tempestivamente queste attività, rispetti tutti gli obblighi internazionali, comprese le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, e si impegni in un dialogo pacifico e costruttivo.
Nel profluvio di dichiarazioni fatte dal presidente Usa Donald Trump ieri, nello Studio ovale dove ha accolto il segretario generale della Nato Mark Rutte, ce n'è una che potrebbe essere sfuggita ai più, ma non certo alla confusa leadership a Seoul: il numero uno della Casa bianca ha di nuovo affermato che la Corea del Nord è "una potenza nucleare". Non è la prima volta che a Trump e ad alcuni dei suoi collaboratori "scappa" questa definizione, che è vista in Corea del Sud come un problema, perché il riconoscimento del regime di Kim Jong Un - che effettivamente ha armi nucleari - come una "potenza nucleare" creerebbe un tavolo specifico di dialogo tra nazioni armate con l'atomica in base ai trattati internazionali, che sostanzialmente bypasserebbe Seoul. Ieri Trump è stato molto chiaro, rispondendo a una domanda sulle sue relazioni col capo supremo di Pyongyang, Kim Jong Un.
"Io ho un ottimo rapporto con Kim e vedremo come andrà, ma sicuramente lui è una potenza nucleare", ha dichiarato, ricordando i suoi tre incontri organizzati durante il primo mandato trumpiano, che hanno creato grandi aspettative ma che alla fine hanno prodotto solo un mancato accordo. Da allora, il regime di Kim si è chiuso ulteriormente - anche a causa dell'arrivo del Covid-19 - e non ha avuto alcun dialogo con Washington. Kim dal canto suo ha insistito con i test missilistici e in ogni dichiarazione ha chiarito che la linea ufficiale è quella del rafforzamento della deterrenza nucleare. Ha inoltre visitato almeno due volte negli ultimi mesi l'impianto per lo sviluppo di armi nucleari nordcoreano e lo si è visto passeggiare tra le centrifughe necessarie per l'arricchimento del materiale fissile da usare nelle bombe.