Ma si può?
Tesla, gli anti-Musk si coprono di ridicolo: con cosa sostituiscono il logo
Mentre Elon Musk continua a demolire interi settori del governo federale tramite il dipartimento per l’efficienza (Doge) che gli ha affidato Donald Trump, la sua Tesla è sempre più nel mirino. E dopo gli attacchi a diversi showroom della casa automobilistica negli Usa e gli atti vandalici, ora alcuni proprietari pur di evitare di essere associati con il magnate sudafricano cercano di camuffare i loro veicoli.
Come riporta Rolling Stone, in diversi rimuovono o sostituiscono i loghi Tesla con quelli di altri marchi, come Audi, Subaru o Chevrolet. In molti lo hanno fatto per esprimere il loro dissenso nei confronti di Musk e delle sue idee. Su YouTube ci sono anche i tutorial su come effettuare i piccoli cambiamenti. Nei commenti a una guida pubblicata un mese fa, un utente ha scritto: «Questo è fantastico per quelli di noi che non sopportano Musk e ciò che ha fatto al marchio».
Sorprendentemente, persino proprietari del Tesla Cybertruck, un veicolo enorme e inconfondibile, hanno tentato di modificarlo con pannelli in acciaio, anche se in questo caso sembra più una mossa ironica. Comunque online sono circolate foto di un Cybertruck con la scritta “Toyota” stampata sul portellone posteriore, così come immagini di un altro con la scritta “Rivian” sul retro (un’azienda di veicoli elettrici che compete direttamente con Tesla e produce un popolare pick-up).
Quando il Cybertruck marchiato Rivian è apparso sul sito Reddit della città in cui è stato avvistato, una coppia che sosteneva di essere la proprietaria è intervenuta per giustificarsi. «Questo è il camion di mio marito e lui ha risparmiato per cinque anni per averlo», ha spiegato la donna. «L’abbiamo comprato prima che la situazione iniziasse a farsi strana. Avevamo un’altra Tesla che abbiamo venduto ma nessuno comprerà il Cybertruck. Letteralmente non possiamo liberarcene e non abbiamo i soldi per mangiarlo. Non siamo d’accordo con Elon. Mio marito ha votato con orgoglio per Kamala. Abbiamo fatto tutto il possibile per liberarci almeno della Tesla che potevamo vendere». Senza contare che questa settimana a New York sono apparsi falsi cartelli stradali che invitavano i proprietari di cani a depositare i rifiuti del proprio animale sul Cybertruck più vicino.
Le modifiche al marchio non sono certo una novità: i proprietari di Tesla hanno da tempo apportato modifiche all’estetica delle loro auto. Ma a differenza di questi cambiamenti, che volevano essere personalizzazioni che mostravano comunque il marchio come un punto di orgoglio, le modifiche più recenti puntano a rendere irriconoscibili le Tesla.
La situazione è peggiorata a tal punto che martedì scorso Trump ha chiesto al suo principale consigliere e sponsor di mostrare i modelli Tesla per photo-opportunity nel vialetto della Casa Bianca, dove il presidente ha detto agli americani di sostenere l’azienda e si è impegnato ad acquistare lui stesso una Model S.
Ma i boicottaggi e la diffusione della moda di appiccicare adesivi con scritte per prendere le distanze da Musk non sono certo l’unico problema dell’azienda di veicoli elettrici. I caricabatterie Tesla, le concessionarie e le auto invendute parcheggiate nei parcheggi sono stati danneggiati da incendi dolosi e atti di vandalismo. Nel fine settimana, diversi Cybertruck in un centro Tesla fuori Seattle sono stati dipinti con vernice spray con svastiche e uno con il messaggio «Fuck Elon».
Trump ha dichiarato che avrebbe preso provvedimenti contro chi è accusato di aver preso parte ad attacchi alle vetture di Musk. Il presidente ha detto che si sarebbe spinto fino a etichettarli come terroristi interni, «perché stanno danneggiando una grande azienda americana». Mentre una minaccia del genere potrebbe scoraggiare alcuni agitatori, risulta anche un po’ disperata, quasi disperata quanto cercare di camuffare la propria auto di lusso.