Nubi fosche

Vladimir Putin, l'ex premier del Belgio terrorizza l'Europa: "Chi verrà dopo di lui al Cremlino"

Dietro a Vladimir Putin "ci sono decine di altri Putin". Ne è convinto Elio Di Rupo, ex primo ministro del Belgio, che intervistato da La Stampa chiarisce come per l'Europa il "problema-Russia" non si possa risolvere semplicemente con la rimozione dello Zar.

Il presidente russo, spiega Di Rupo, "è un autocrate che si sogna come lo Zar di un impero russo ritrovato. Se gli si concede una vittoria anche parziale in Ucraina, potrebbe essere tentato di testare la Nato. Non certo attaccando Roma o Bruxelles, ma magari Paesi come Estonia o Lettonia. Potrebbe farlo militarmente o con una guerra ibrida". Insomma, un eventuale accordo morbido su Kiev potrebbe presupporre poi un rilancio sui Baltici.

 

 

Il problema è che Estonia, Lituania e Lettonia dal 1990 sono nell'Alleanza atlantica e un eventuale attacco implicherebbe una risposta della Nato a Mosca. Davvero Putin è pronto a prendersi questo rischio? "Non lo so se si spingerebbe fino a lì, so però che dietro a Putin ci sono decine di altri Putin: ha creato accademie di alto livello per forgiare una élite russa che la pensi come lui - rivela l'ex premier belga -. Esattamente come, dopo Trump, se verrà Vance, sarà peggio ancora: non più un businessman ma un uomo ossessionato dall'ordine e dall'autorità americana. Per questo bisogna guardare lungo, ai prossimi dieci o vent'anni".

 

 

 

In tutta questa situazione, c'è l'incognita Unione europea: "Non è mai esistita una potenza politica senza esercito per difendersi. In Europa abbiamo beneficiato per anni dei dividendi della pace, e pensavamo di poter vivere così in eterno. Da parte dei politici europei c'è stata una specie di ingenuità". Tuttavia, conclude Di Rupo, "penso che Von der Leyen sia stata maldestra nell'espressione riarmo e non funzioni il finanziamento che ha proposto".