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Gedda, Zakharova frena sull'accordo Usa-Kiev: "Le notizie principali arriveranno da Mosca"

"La posizione della Russia non verrà formata all'estero attraverso accordi o sforzi di alcune parti": la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova lo ha detto in un'intervista a radio Sputnik a proposito dei colloqui tra Stati Uniti e Ucraina a Gedda, in Arabia Saudita, secondo quanto riporta la Tass. Poi ha aggiunto che "la posizione della Russia (su un eventuale cessate il fuoco nel conflitto russo-ucraino, ndr) è modellata all'interno della Russia. Le notizie principali per noi verranno da qui". 

Il riferimento è alla proposta americana maturata a Gedda, che prevede una tregua di 30 giorni e che Kiev ha deciso di accettare in cambio della revoca immediata da parte di Washington dello stop agli aiuti all'Ucraina. Ora la palla passa a Mosca. Washington e Kiev, inoltre, hanno concordato di concludere "il prima possibile" l'accordo sui minerali ucraini che si era fermato con lo scontro nello Studio Ovale della Casa Bianca tra i presidenti Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Pur non facendo commenti particolarmente positivi, la Zakharova in ogni caso non ha escluso contatti con i rappresentanti degli Stati Uniti "nelle prossime ore". Lo stesso Trump in precedenza aveva annunciato che ''più tardi oggi'' o domani ci sarebbero stati contatti con la Russia sulla proposta di tregua accettata dall'Ucraina. 

Dmitrij Peskov, portavoce del presidente russo, ha invece invitato a "non correre troppo" nel rispondere alla domanda sulla reazione della Russia alla proposta di un cessate il fuoco. "State correndo un po' troppo. Non vogliamo farlo. Ieri, parlando con la stampa, sia Rubio che Waltz hanno detto che ci avrebbero trasmesso informazioni dettagliate sull'essenza della conversazione avvenuta a Gedda attraverso vari canali", ha detto Peskov ai giornalisti nel corso di un punto stampa. "Per prima cosa dobbiamo ottenere queste informazioni. In questi giorni - ha aggiunto - abbiamo pianificato anche dei contatti con gli americani, durante i quali contiamo di ricevere informazioni complete".

 

 

 

Secondo una fonte di Axios, giovedì 13 marzo è atteso a Mosca il super negoziatore di Trump, Steve Witkoff, che formalmente è inviato speciale per il Medio Oriente ma che si è inserito nel dossier russo con una missione a sorpresa a Mosca il mese scorso. Witkoff, secondo Axios, incontrerà nuovamente il presidente russo Vladimir Putin dopo il colloquio di metà febbraio che aveva reso possibile prima la scarcerazione dell'americano Marc Fogel e poi la telefonata tra Putin e Trump.