Gli uomini di Donald

Rubio, Waltz e Wiktoff: il mediatore, il falco e lo sparigliatore, la squadra Usa per la pace in Ucraina

In principio erano ventiquattr’ore, poi sono diventati sei mesi, il tempo necessario secondo Donald Trump per porre fine al conflitto Russia-Ucraina a partire dall’inizio del suo mandato. All’inizio del quarto anno di guerra, un milione e centomila morti dopo, con la consapevolezza del fallimento della strategia Biden fatta di sanzioni, isolamento e assistenza militare a Kiev per piegare Mosca e costringerla ai negoziati, con un battibecco in diretta televisiva nello Studio Ovale di cui leggeranno i posteri nei libri di storia, oggi, allegria di naufragi, ricominciano i negoziati in Arabia Saudita, a Gedda.

La delegazione americana sarà identica a quella che il 18 febbraio scorso aveva stabilito i termini dell’accordo per l’estrazione di minerali: il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Waltz e l’inviato speciale per il Medio Oriente Steve Witkoff. Minimo comun denominatore della squadra è l’efficacia, a diverse gradazioni di realismo, competenza, temperamento transazionale. Poco Maga, dediti al compito, fanti del presidente. E Trump, che taglia le cose con l’accetta ma sa anche intrecciare la trama con l’ordito, dai tre ha creato un tessuto coriaceo (...)

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