Riconquista
Kursk, "da dove sono passati i russi": la manovra a sorpresa devasta gli ucraini
È particolarmente intensa l’offensiva russa nel Kursk, e ieri lo Stato maggiore di Kiev dice di aver respinto un tentativo di penetrazione da parte di un centinaio di membri di forze speciali russe, che avrebbero strisciato per quattro giorni dentro un tubo da 15 km. I militari, secondo la versione di Mosca, si sarebbero infiltrati nelle postazioni ucraina passando all’interno del gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhgorod, aggirando le linee difensive ed entrando nella cittadina di Sudzha.
Lo Stato maggiore ucraino ha appunto bollato la notizia come falsa: «le forze speciali russe sono state rintracciate, bloccate e distrutte. Le perdite del nemico a Sudzha sono enormi».
Le riprese video rilanciate da Reuters suggeriscono che gli incursori sarebbero stati accolti a cannonate. L’esercito ucraino ammette però come la situazione sia difficile, sia pure ancora sotto controllo. Nell’offensiva sarebbero di nuovo impegnate truppe nord-coreane, di un nuovo contingente dopo quello di 11.000 effettivi che arrivato lo scorso novembre aveva subito forti perdite. «Il coperchio del calderone fumante è quasi chiuso» dice l’ex presidente russo Dmitry Medvedev attraverso Telegram, aggiungendo che le forze russe nel Kursk avrebbero dato alle donne russe un motivo per festeggiare la Giornata internazionale della donna.
Il ministero della Difesa di Mosca rivendica comunque la rioccupazione di quattro insediamenti in due giorni, e per il blogger russo, Yuri Kotenok, gli ucraini potrebbero lasciare la regione dal momento che la situazione della logistica «è critica». Il ministero della Difesa russo ha annunciato anche la cattura di Kostiantynopil, una località nell'oblast di Donetsk situata a una ventina di chilometri a ovest di Kurakhove, e dice che gli ucraini vi avrebbero perso 145 soldati. Intanto, continua la guerra aerea.
«Nell’ultima settimana, l'esercito russo ha utilizzato in Ucraina circa 1.200 bombe aeree guidate, quasi 870 droni d'attacco e più di 80 missili di diverso tipo» ha scritto Zelensky sui social. «Ogni drone e bomba aerea utilizzata dalla Russia include componenti forniti in violazione delle sanzioni. Queste armi contengono più di 82.000 componenti stranieri», ha sottolineato il leader ucraino, esortando i suoi alleati ad applicare e rafforzare le misure di ritorsione adottate contro Mosca.
«Continuiamo il nostro lavoro per stabilire una pace giusta e ottenere garanzie di sicurezza affidabili», ha aggiunto. Le difese aeree dell'Ucraina hanno comunque abbattuto 73 dei 119 droni lanciati dalla Russia nella notte: lo affermato l'aeronautica di Kiev, precisando che 37 droni sono stati “persi” nel tentativo di reindirizzarli. L'esercito ha affermato che sono stati registrati danni in sei regioni ucraine. Anche le difese aeree russe dicono di avere abbattuto 88 droni ucraini in sette regioni del Paese. E Il gruppo partigiano ucraino Atesh rivendica di avere sabotato una linea ferroviaria che collega parti della Crimea occupata con la linea del fronte nell'oblast di Zaporizhzhia, interrompendo le linee di rifornimento russe.