Lo scacchiere

Vladimir Putin "apre alla tregua, ecco le sue condizioni": le indiscrezioni

Vladimir Putin sarebbe disposta a valutare una tregua temporanea in Ucraina, a patto che vengano compiuti progressi concreti verso un accordo di pace definitivo. La clamorosa notizia viene rilanciata dall'agenzia Bloomberg, che cita fonti secondo le quali Mosca insiste sulla necessità di stabilire i parametri di un'eventuale missione di peacekeeping, compreso un accordo su quali Paesi vi prenderanno parte.

La notizia arriva in un contesto geopolitico sempre più teso, aggravato dalle dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha minacciato sanzioni contro la Russia se non si giungerà rapidamente a un cessate il fuoco. "Considerando il fatto che la Russia sta assolutamente 'martellando' l'Ucraina sul campo di battaglia in questo momento, sto prendendo in considerazione la possibilità di imporre sanzioni bancarie, sanzioni e dazi su larga scala alla Russia, fino a quando non verrà raggiunto un accordo di cessate il fuoco e di accordo finale sulla pace", ha scritto Trump sul social Truth. Il leader statunitense ha poi esortato le parti a negoziare: "Alla Russia e all'Ucraina: venite subito al tavolo, prima che sia troppo tardi. Grazie!!!", ha fatto sapere il presidente Usa.

E ancora, Trump ha espresso perplessità sulla posizione dell'Ucraina nel negoziato, sottolineando la difficoltà di trattare con Kiev rispetto a Mosca. "Credo a Putin. Trovo più difficile trattare con l'Ucraina che con la Russia, e l'Ucraina non ha le carte", ha affermato il presidente americano.

Alla domanda sul perché non fornire ulteriori difese aeree a Kiev per impedire a Putin di colpirla, Trump ha risposto con queste parole: "Devo sapere che vogliono un accordo. Non so se vogliono un accordo. Se non vogliono, ce ne andiamo, perché noi vogliamo che lo facciano". Inoltre, ha minimizzato l'impatto della sospensione degli aiuti militari statunitensi a Kiev, affermando che Putin sta semplicemente "facendo quello che farebbe chiunque altro" e che "probabilmente chiunque in quella posizione farebbe la stessa cosa adesso", ha concluso Trump nel corso di una conferenza stampa nello Studio Ovale.