Il grande sospetto

Trump, "ordine di chiudere il ministero dell'Istruzione". Come manda ai matti la sinistra

Donald Trump è pronto a firmare un nuovo ordine esecutivo con cui si incarica la ministra dell'Istruzione, Linda McMahon, di lavorare per la chiusura del dipartimento che ora guida. Lo scrive il Washington Post, citando una bozza dell'ordine in cui, pur riconoscendo che l'abolizione del dipartimento richiede l'approvazione del Congresso, e in particolare 60 voti al Senato dove i repubblicani controllano 53 seggi, si afferma che McMahon dovrà "intraprendere tutti i passi necessari" per facilitare la chiusura "nella massima estensione consentita dalla legge". Reazioni isteriche tra i progressisti: Repubblica, per esempio, dando voce ai timori della sinistra americana e italiana, sospetta che Trump voglia smantellare il sistema dell'istruzione pubblica "centralizzata" perché considerata un elemento fondamentale nella costruzione del consenso dei democratici.

La ricetta per procedere su questa via è quella dell'accetta, o della motosega regalo di Javier Milei, che Elon Musk e il suo Ufficio per l'efficienza del governo, Doge, stanno abbattendo da un mese e mezzo sul governo federale: drastici tagli del personale - che sono stati già preannunciati - di programmi e finanziamenti.

L'ordine di Trump non è una sorpresa: il tycoon ha ripetuto nella sua campagna elettorale l'intenzione di chiudere il dipartimento dell'Istruzione, che è anche da tempo un sogno della destra repubblicana, con lo slogan di riconsegnare a stati e comunità locali il controllo sull'Istruzione. In realtà, negli Stati Uniti tutto il curriculum scolastico, insieme alle università e i college pubblici, sono già quasi interamente controllati dai singoli stati. Il governo federale indica delle linee guida, gestisce e amministra i fondi federali, spesso subordinandole al rispetto delle prime. In particolare il dipartimento gestiste programmi federali per 18,4 miliardi di dollari destinati ad aiutare gli studenti delle famiglie più povere e quelli per 15,5 miliardi per gli studenti disabili. Inoltre supervisiona 1,6 trilioni di dollari per i prestiti d'onore per gli studenti universitari.

 

 

 

Immediata la denuncia dell'America Federation of teachers: "il tentativo di abolire il dipartimento, cosa che solo il Congresso può fare, invia il messaggio che al presidente non interessa dare un'opportunità a tutti i ragazzi", ha dichiarato la presidente Randi Weingarten, che comunque non ha chiuso la porta all'idea di snellire il sistema: "A nessuno piace la burocrazia e tutti vogliono più efficienza, cerchiamo il modo di ottenerla". McChMahon, 76enne miliardaria che è stata alla guida della World Wrestling Entertainment, nelle audizioni di conferma ha riconosciuto che il dipartimento non può essere chiuso senza l'assenso del Congresso, ma ha suggerito che diverse sue funzioni possono essere spostate ad altre agenzie. Anche se, avvisano gli esperti citando una serie di leggi, anche questi spostamenti potrebbero richiedere l'approvazione del Congresso.