Presidente russo

Putin punge Macron: "Come Napoleone, si è dimenticato com'è andata a finire"

"Ancora oggi qualcuno non trova pace; ci sono persone che vogliono tornare ai tempi di Napoleone, dimenticando come sia andata a finire": il presidente russo  Vladimir Putin lo ha detto a Mosca durante una visita nella sede della fondazione Difensori della patria, riferendosi molto probabilmente al suo omologo francese Emmanuel Macron, che nelle scorse ore si è chiesto chi mai possa credere che la Russia si fermerà all’Ucraina. Il capo dell'Eliseo ha detto anche che la Russia costituisce una minaccia per la Francia e per l’Europa. Di qui l'invito ad avviare un dibattito su un possibile ruolo delle armi nucleari a disposizione di Parigi a tutela di tutti i Paesi dell’Ue.

Il riferimento del capo del Cremlino a Napoleone Bonaparte rimanda invece al momento in cui l'imperatore dei francesi lanciò la sua campagna di Russia nel giugno 1812. Un'offensiva che si concluse in modo rovinoso nell’arco di pochi mesi, con centinaia di migliaia di morti, feriti e dispersi tra i soldati della "grande armata". Lo zar di Russia all'epoca era Alessandro I. Prima di Putin, anche il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov aveva paragonato Macron a Napoleone e a Hitler.

Il presidente russo, poi, citato dall'agenzia Ria Novosti, ha aggiunto che "tutti gli errori dei nostri nemici sono cominciati da qui: sottovalutare il carattere del popolo russo". Inoltre, ha fatto sapere che i combattenti dell'810a Brigata stanno attualmente liberando "pezzo per pezzo" la regione russa di Kursk, teatro da questa estate di un'offensiva ucraina: "Proprio in questo momento, i ragazzi stanno combattendo e portando a termine missioni di combattimento molto difficili, stanno andando avanti in questo momento e ogni giorno stanno liberando un pezzo dopo l'altro della nostra terra".