La decisione

Ucraina, stop alla condivisione di informazioni di intelligence dagli Usa. Ma Kiev smentisce

Stop alla condivisione di informazioni di intelligence con l'Ucraina: l'ha fatto sapere il capo della Cia John Ratcliffe, confermando l'indiscrezione riferita dal Financial Times. A riportarlo è la giornalista di Fox News, Jacqui Heinrich, scrivendo su X che, sollecitato a riguardo, Ratcliffe ha implicitamente confermato, riferendo di "una pausa sul fronte militare e sul fronte dell'intelligence, per fare in modo che tutti si assumano la responsabilità di favorire la pace nel mondo".

Su X, invece, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, riferendosi alla recente telefonata con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, ha scritto: "Facciamo affidamento sull'unità dell'Europa attorno all'Ucraina e ci stiamo impegnando per questo. Vogliamo tutti un futuro sicuro per il nostro popolo. Non un cessate il fuoco temporaneo, ma la fine della guerra una volta per tutte. Con i nostri sforzi coordinati e la leadership degli Stati Uniti, questo è del tutto realizzabile".  

Per quanto riguarda la conversazione telefonica tra Zelensky e Scholz, il portavoce del governo federale Steffen Hebestreit ha detto: "Il cancelliere federale si rallegra della disponibilità del presidente ucraino ad avviare al più presto delle trattative. Entrambi hanno convenuto sul ruolo guida del presidente americano Donald Trump, soprattutto per definire un approccio rapido per una tregua e una pace stabile". Scholz ha anche confermato a Zelensky la solidarietà della Germania "fino al raggiungimento di una pace giusta, piena e stabile".