Leader ucraino

Ucraina, se Zelensky torna a Washington rischia la galera

Carlo Nicolato

A Washington comincia a farsi strada la convinzione che c’è una sola strada agevole per arrivare alla pace in Ucraina ed è quella che Zelensky si faccia da parte. Ovvero che dia le dimissioni in modo più o meno forzato e che eventualmente si vada a elezioni. Qualche giorno fa il capo dell’oppositore Poroshenko, citando manovre della commissione elettorale, ha addirittura buttato lì una data dandola quasi per certa, il 26 ottobre prossimo, ma non ha specificato come si possa a convincere il presidente in carica a lasciare o comunque a indire una tornata elettorale che ha sempre escluso sotto regime marziale. Lo stesso Trump sembra farvi riferimento quando dice che i sostenitori della guerra in Ucraina non resteranno a lungo. Con un messaggio più o meno sarcastico su X Elon Musk ha addirittura accennato alla grazia per Zelensky e al suo il trasferimento «in un Paese neutrale in cambio di una transizione graduale verso la democrazia in Ucraina».

Ma il problema è sempre solo uno, come “eliminare” Zelensky, che ovviamente non sia fisicamente? Un’idea c’è, ed è quella di farlo fuori politicamente, di imbastire contro di lui accuse che smontino la sua credibilità e il suo mito. Il primo segnale è arrivato dal numero uno dell’Fbi Kash Patel che ha invitato il Congresso degli Stati Uniti a indagare su come sono stati utilizzati i fondi destinati agli aiuti umanitari inviati all'Ucraina. «Il popolo americano ha diritto a questa risposta perché sono soldi nostri. Sono i dollari dei nostri contribuenti», ha detto. Patel ha criticato l’entità «esorbitante» di quegli aiuti, ma soprattutto ha messo in dubbio la credibilità di Zelensky facendo riferimento all’incidente missilistico in Polonia nel novembre del 2022 in cui rimasero uccise due persone. «Zelensky è salito sul palcoscenico mondiale e ha detto “la Russia ha lanciato un razzo in Polonia”, il che sarebbe un atto di guerra. Si è scoperto che la Russia non ha lanciato alcun razzo del genere», ha affermato Patel. Il missile era di fabbricazione russa ma era in dotazione all’artiglieria di Kiev. Un errore, si disse poi, «uno sfortunato incidente», ma secondo Patel potrebbe essere anche un atto deliberato per innescare un’escalation, la “Terza Guerra Mondiale” cui ha fatto riferimento Trump più volte anche durante il burrascoso incontro con il presidente ucraino alla Casa Bianca.

 

 

 

In precedenza il Wall Street Journal aveva raccontato che il capo dell'Fbi avrebbe anche ricevuto una richiesta dallo stesso Musk di indagare su Zelensky come sospettato dell'omicidio del giornalista americano Gonzalo Lira morto nel gennaio del 2024 in carcere in Ucraina, in circostanze sospette, dopo aver ripetutamente giustificato l’invasione russa. Di conseguenza negli Stati Uniti c’è chi dice che il presidente Ucraino potrebbe essere incriminato dei seguenti reati: cospirazione per interferire nelle elezioni (la partecipazione all’evento elettorale dei Dem in Pennsylvania a cui ha fatto cenno Vance alla Casa Bianca), riciclaggio di denaro, appropriazione indebita di fondi federali, omicidio di cittadini statunitensi all'estero, violazione dei diritti delle vittime di tortura. Ce n’è abbastanza per più ergastoli o la pena di morte. Certo, difficile che lo arrestino, ma almeno è avvisato.