Immagine indelebile
Studio Ovale, l'ambasciatrice ucraina in lacrime? Rumors drammatici: che fine rischia di fare
Nel giorno dello scontro, storico e clamoroso, allo Studio Ovale tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky, tra le molte immagini che non dimenticheremo mai, c'è anche quella di Oksana Markova, ambasciatrice ucraina negli Usa. Disperata, le mani nei capelli e a coprirsi il volto, quasi in lacrime dopo il brutale fallimento dell'incontro. Immagini, come detto, che hanno fatto il giro del mondo, quelle della Markova che era seduta in prima fila, davanti ai giornalisti.
E ora si apprende che per quanto accaduto, l'ambasciatrice rischia anche di perdere il posto. Troppo grande, quel fallimento che sembrava quasi non voler vedere. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, infatti, a Kiev dicono che l'ambasciatrice dovrebbe essere richiamata al più presto. "Non ha fatto il suo lavoro. Perché, tra le altre cose, non ha cercato di impedire che Zelensky parlasse in inglese alla conferenza stampa, lingua che ha imparato solo di recente?", tuonano a Kiev negli ambienti dell'amministrazione. Già, un traduttore forse avrebbe potuto limare qualche sfumatura, rendere il tutto meno drammatico.
Per inciso non è la prima volta che si parla delle dimissioni della Markova. Nominata a guidare la rappresentanza ucraina a Washington da circa un anno, la Russia di Vladimir Putin iniziò l'attacco all'Ucraina, era il 24 febbraio 2022. E da allora gli affari più importanti con l’amministrazione Usa sono sempre stati coordinati direttamente dagli uomini di Zelensky a Kiev. Insomma, sarebbe sempre stata bypassata. E quanto accaduto nello Studio Ovale, per lei, potrebbe rivelarsi il colpo di grazia.