Fronte ucraino
Zelensky, Podolyak: "Dimissioni nemmeno lontanamente all'ordine del giorno"
Dopo l'incontro-scontro nello Studio Ovale, ecco che Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha commentato la situazione sulle pagine del Corriere della Sera. "Lo scontro avvenuto a Washington va letto nella prospettiva della gravissima aggressione lanciata da Putin contro l'Ucraina. E la Russia fa di tutto per dividerci da Washington". Insomma, l'ucraino punta il dito contro il ruolo di Vladimir Putin e di Mosca.
"L'incontro è stato a tratti estremamente emotivo - ha aggiunto Podolyak -, può darsi che sia stato molto diverso dai tradizionali formati e dai protocolli degli eventi a questo livello. Però, va tenuto conto che siamo nel mezzo di una gravissima guerra europea e la comunità internazionale nel suo complesso ne è sconvolta". Il consigliere ucraino ha poi insistito sulla necessità di fare chiarezza su alcuni punti chiave per evitare fraintendimenti: "Molte questioni devono ricevere risposte corrette per evitare qualsiasi ambiguità: primo, la Russia e solo la Russia è l'aggressore. Non c'è nessuna disputa, nessuna doppia responsabilità per la guerra. Secondo: certamente gli Stati Uniti sono un partner estremamente importante per noi e certamente siamo molto grati per tutto ciò che hanno fatto. E capiamo che la Russia è estremamente interessata a che gli Stati Uniti smettano di aiutare l'Ucraina. Terzo: non c'è dubbio che le relazioni di partenariato saranno mantenute".
Per Podolyak, eventuali attriti nei rapporti bilaterali possono essere superati attraverso il dialogo: "I danni nelle relazioni personali e d'immagine possono essere riparati con il dialogo diretto e la mutua comprensione. Le rivendicazioni reciproche sono ben comprese, possono esserci conversazioni anche molto difficili tra alleati. Ma occorre liberarci dall'influenza malevola della propaganda russa. Naturalmente, le relazioni bilaterali vanno preservate al massimo. Dovremo continuare a far valere il pragmatismo, il vantaggio reciproco".
Sul futuro del conflitto, il consigliere di Zelensky è netto: "L'Ucraina non ha altra strada se non quella di giungere a una giusta conclusione della guerra. E questo è possibile solo attraverso gli strumenti di coercizione della Russia, compresi quelli militari. L'Ucraina combatterà, perché la Russia non è venuta qui per stabilire la pace. È venuta per distruggere lo Stato ucraino". Infine, ha smentito qualsiasi ipotesi di un passo indietro da parte del presidente ucraino: "Le dimissioni di Zelensky non sono nemmeno lontanamente all'ordine del giorno. Non è una soluzione a nulla", ha concluso perentorio Podolyak.