Trump-Zelensky, la moviola della rissa (e quella frase pazzesca): "Un grande momento di televisione"
Pubblichiamo di seguito la trascrizione in italiano dell’incontro di ieri alla Casa Bianca fra il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e quello ucraino Volodymyr Zelensky, finito in uno scontro senza precedenti nella diplomazia contemporanea
Trump: «Volete che dica delle cose orribili su Putin e poi che dica: come stai Putin? Lo facciamo questo accordo? Non funziona così. Non sono allineato con Putin.N on sono allineato con nessuno.
Sono allineato con gli Stati Uniti d’America e lavoro per il bene del mondo. Sono allineato con il mondo e voglio chiudere questa faccenda. Visto l’odio verso Putin, è molto difficile per me fare un accordo se c’è questo tipo di odio. Ma voglio che la cosa si risolva. Sono allineato con l’Europa. Voglio vedere se riusciamo a portare a termine questa pace. Volete che sia duro? Potrei essere più duro di qualsiasi altro essere umano che abbiate mai visto. Potrei essere così duro, ma non si otterrà mai un accordo in questo modo.
Vance: «Per quattro anni, negli Stati Uniti d’America, abbiamo avuto un presidente che si è alzato in piedi durante le conferenze stampa e ha parlato duramente di Vladimir Putin, e poi Putin ha invaso l’Ucraina e ha distrutto una parte significativa del Paese. La strada per la pace e la prosperità è forse quella di impegnarsi nella diplomazia. Abbiamo tentato la strada di Joe Biden, di batterci il petto e di fingere che le parole del presidente degli Stati Uniti contassero più delle azioni del presidente degli Stati Uniti. Ciò che rende l’America un grande Paese è che l’America si impegna nella diplomazia.
Questo è ciò che sta facendo il presidente Trump».
Zelensky: «Putin ha occupato la Crimea nel 2014. In quel periodo, c’era il presidente Obama, poi il presidente Trump, poi il presidente Biden, ora il presidente Trump, e Dio lo benedica. Ora il presidente Trump forse lo fermerà, ma nel 2014 nessuno lo ha fermato. Ha semplicemente occupato territori, ha ucciso delle persone».
T: «Ma nel 2014 non c’ero».
Z: «Vero. Ma dal 2014 al 2022, la situazione è stata la stessa. Nessuno lo ha fermato, abbiamo avuto conversazioni con lui. Molte conversazioni, la mia conversazione bilaterale, e abbiamo firmato con lui, io, come nuovo presidente nel 2019 ho firmato con lui l’accordo. Ho firmato con lui, Macron e Merkel. Abbiamo firmato il cessate il fuoco. Tutti loro mi hanno detto che non se ne andrà mai. Abbiamo firmato con lui un contratto sul gas, sì. Ma poi ha rotto il cessate il fuoco. Ha ucciso la nostra gente e non ha scambiato i prigionieri. Abbiamo firmato lo scambio di prigionieri, ma lui non l’ha fatto. Di quale diplomazia sta parlando, J.D. (Vance)? Cosa intende dire?».
V: «Sto parlando del tipo di diplomazia che fermerà la distruzione del vostro Paese. Signor presidente, se posso dirlo, trovo irrispettoso da parte sua venire nello Studio Ovale e cercare di dibattere di tutto ciò davanti ai media americani. Mentre parliamo, lei sta obbligando i soldati di leva ad arruolarsi in prima linea perché ha problemi di organico. Dovreste ringraziare il presidente».
Z: «È mai stato in Ucraina per vedere i nostri problemi?».
V: «Ho letto delle cose e so cosa sta succedendo: lei fa venire la gente per un tour di propaganda. Signor presidente, nega di avere un problema a mobilitare le persone nelle sue forze armate? E pensa che sia rispettoso venire nello Studio Ovale degli Stati Uniti e attaccare il governo che sta cercando di impedire la distruzione del suo Paese?».
Z: «Sono molte le domande. Cominciamo dall’inizio. Primo, durante una guerra tutti hanno problemi, anche lei».
T: «Lei non lo sa. Non ci dica come comportarci. Stiamo cercando di risolvere un problema. Non ci dica come dobbiamo comportarci. Non avete alcuna legittimità per questo. Vi siete messi in una pessima posizione. Non avete le carte in regola, senza di noi non avete le carte in regola. State giocando con le vite di milioni di persone, state giocando con la Terza guerra mondiale e quello che state facendo è molto irrispettoso per il nostro Paese».
V: «Dovrebbe ringraziare il presidente per aver cercato di coinvolgerla in questo colloquio. Ha detto grazie una volta? In tutta la riunione? No. Lei è andato in Pennsylvania e ha fatto campagna per l’opposizione in ottobre. Dica qualche parola di apprezzamento per gli Stati Uniti d’America e per il presidente che sta cercando di salvare il suo Paese».
T: «Vi abbiamo già dato, a causa di uno stupido presidente (Joe Bi den), 350 miliardi (di dollari) di equipaggiamento militare. I vostri uomini sono coraggiosi ma usano il nostro equipaggiamento, se non lo aveste, questa guerra sarebbe finita in quindici giorni. Anzi in due giorni».
Z: «Ho già sentito parlare di tre giorni da Putin. O qualcosa come meno di due settimane».
T: «Sarà molto difficile negoziare in questo modo».
V: «Dica almeno grazie».
T: «Penso che sia un bene per gli americani vedere cosa sta succedendo. Penso che sia molto importante. Ecco perché sto lasciando che questo incontro si svolga così a lungo. Dovete essere grati, ma non avete le carte in regola. I suoi cittadini stanno morendo. Sentite, state esaurendo i soldati e poi ci dite “non voglio un cessate il fuoco”. Ascoltate, se potete avere un cessate il fuoco ora, vi dico di prenderlo per fermare i proiettili e il massacro dei vostri uomini. Voi dite di non volere il cessate il fuoco, io lo voglio».
Z: «Siete mai stati in Ucraina? Voi avete un bell’oceano e non sentite gli effetti della guerra ma li sentirete».
T: «Non dirci cosa proveremo, noi staremo bene e saremo forti. O fai un accordo o noi ci tiriamo fuori. Se noi ci tiriamo fuori, te la dovrai vedere da solo e non credo andrà tanto bene. Penso che abbiamo visto abbastanza. Un bel momento di televisione».