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Kiev, i visori-killer: così gli 007 hanno fatto esplodere il volto dei soldati russi

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Dai cercapersone esplosivi del Mossad ai visori-trappola per droni destinati a russi. In guerra vale tutti, anche l'astuzia per eliminare il nemico. Gli ucraini avrebbero realizzato una vasta operazione per sabotare i dispositivi usati dall'Armata di Vladimir Putin. Stando a quanto emerge, gli 007 di Kiev hanno modificato gli equipaggiamenti inserendo cariche composte da 10 a 15 grammi di esplosivo. Lo stratagemma è stato eseguito sui visori che i soldati russi utilizzano per guidare i droni.

Gli ucraini avrebbero lavorato su modelli cinesi. E, in seguito, uno o più "donatori" li hanno fatti arrivare ad alcune unità russe. E si è arrivati alla terza fase, con la detonazione. La storia è stata raccontata in parte da fonti non ufficiali di Mosca, ma anche dalle forze speciali di Kiev. Al momento, però, non è chiaro quali siano state le conseguenze per l'esercito di Putin. Anche perché i russi hanno evitato di fornire ulteriori dettagli: come sempre in queste circostanze, l'omertà del Cremlino è totale, inscalfibile.

 

 

Gli ucraini si sono chiaramente ispirati all'operazione del Mossad contro i terroristi di Hezbollah della scorsa estate. Ma Kiev ha avuto qualche difficoltà in meno nell'impresa. Gli 007 di Tel Aviv hanno dovuto inserirsi nella fornitura dei beeper, creare società di copertura attraverso le quali vendere i cercapersone ai militanti filo-iraniani, poi ne ha dovuti inviare diverse migliaia. Kiev, invece, ha potuto sfruttare il canale delle donazioni, molto diffuso da quando è iniziato il conflitto. 

 


  

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