L'attacco
Russia, "distrutta una postazione Starlink": lo schiaffo a Elon Musk
Mosca ha distrutto una stazione di comunicazione satellitare Starlink di proprietà della società di Elon Musk, SpaceX, per mano del gruppo tattico Ovest russo, come riferito alla Tass dal suo portavoce, Ivan Bigma. Disintegrate anche 21 postazioni di controllo di droni ucraini. Secondo quanto comunicato dalla propaganda russa, poi, sarebbero stati distrutti "sei cannoni di artiglieria da campo, quattro dei quali erano stati prodotti nei Paesi della Nato, e quattro mortai”. Bigma ha aggiunto: "Eliminata la stazione di guerra elettronica Kvertus, 21 postazioni di controllo dei droni e tre depositi da campo di munizioni". Per di più, le difese aeree del gruppo tattico avrebbero abbattuto pure nove droni ucraini ad ala fissa.
Nel frattempo, è stato arrestato dalle autorità russe un ragazzo di 17 anni sospettato di aver raccolto informazioni per aiutare l'Ucraina a colpire la raffineria di petrolio russa di Ryazan con i droni. Lo ha riferito l'agenzia di stampa russa RIA, secondo cui il giovane sarebbe finito sotto inchiesta ai sensi delle leggi relative a "terrorismo e tradimento", che prevedono una pena detentiva fino a 20 anni. RIA ha affermato che il ragazzo, di cui non è stato fatto il nome, è stato accusato di aver raccolto informazioni e dipinto graffiti per l'intelligence ucraina in cambio di denaro a partire dall'autunno 2024. Lo stesso 17enne, poi, avrebbe confessato il crimine durante l'interrogatorio.