Previsioni

Germania, Procaccini di FdI: "AfD fuori dal governo? Cosa rischiano Germania ed Europa"

La Germania potrebbe svoltare a destra, ma il cancelliere designato Friedrich Merz non ne ha il coraggio. Il leader della Cdu, il giorno dopo le elezioni vinte, ha detto a chiare lettere: "Abbiamo un mandato chiaro, costruiremo una Grosse Koalition". Se sarà solo con la Spd o se coinvolgerà anche i Verdi, si vedrà. 

Da qui, la previsione, non proprio ottimistica di Nicola Procaccini, europarlamentare di Fratelli d'Italia e co-presidente di ECR, il gruppo dei Conservatori al Parlamento europeo. Un osservatore privilegiato, insomma, dei rapporti tra i popolari (di cui Merz fa parte) e la destra, anche nella sua versione politicamente più dura come Alternative fur Deutschland guidato da Alice Weidel, anche per questo in grado di "fotografare" la strategia di Merz prima ancora del suo annuncio ufficiale. 

"Paradossalmente - ha sottolineato il meloniano riguardo all'asse Cdu-AfD in una intervista al Corriere della Sera - è l’alleanza più compatibile. Noi abbiamo molti punti di lontananza da AfD, ma sui due temi più sentiti in Germania oggi — la revisione delle politiche del Green Deal e l’immigrazione, oltre che la sicurezza che con i recenti attentati ha fatto crescere la destra estrema — non c’è dubbio che i due partiti abbiano molto in comune. Anche perché l’attuale leader Merz è molto più a destra dei predecessori, della Merkel, rappresenta la visione di centrodestra del mio amico Weber, del Ppe - prosegue Procaccini -. E anzi siamo molto felici per lui".

 

 

 

"Con ogni probabilità si andrà verso un’alleanza con l’Spd e magari anche con i Verdi. E i temi cruciali — immigrazione, Green Deal — saranno più difficili da affrontare, con il rischio di una instabilità che riguarda appunto tutto il Continente", conclude il suo ragionamento Procaccini, profetico. Ecco perché il voto in Germania "non risolverà il problema dell'instabilità tedesca": la Grande coalizione che si prospetta "vede spinte politiche contrapposte" sui temi cruciali.

 

 

 

Secondo l'esponente di FdI è "impossibile dialogare con AfD" non tanto sulla posizione dei diritti personali, "sulle quali sono molto aperti, ma sul posizionamento internazionale. Io sono contro ogni tipo di 'cordone sanitario', ma nel dibattito su Navalny al Parlamento europeo li ho sentiti dire cose inaccettabili, impensabili, un'esaltazione del Putin attuale che non permette di fare percorsi insieme". 

Proprio l'Ucraina sarà un discrimine decisivo per individuare qualsiasi percorso di governo a Berlino. In questo senso, Procaccini ribadisce le parole pronunciate dalla premier italiana Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac, il summit dei conservatori americani a Washington: “I tre anni di strenua lotta del popolo ucraino per continuare ad esistere come nazione libera e indipendente, ci dicono che l’amore per la propria patria è ancora un valore imprescindibile. Come lo è per noi conservatori ad ogni latitudine. Ci auguriamo con tutto il cuore che gli sforzi di pace vadano presto a buon fine, ma continueremo a sostenere gli ucraini per tutto il tempo che sarà necessario".