Baci e abbracci
Hamas senza limiti, omaggiano il macellaio e umiliano gli ostaggi
Baci e abbracci agghiaccianti: agli aguzzini in mimetica a Gaza, e della folla a Beirut. Di là gli ostaggi israeliani rilasciati e umiliati da Hamas, di qua il tripudio funebre di Hezbollah.
E in mezzo il disprezzo dei valori elementari dell’umanità, tra un teatrino di brutale sadismo e uno stadio in un tripudio di odio. Come non bastasse, un’ulteriore dose di disgusto versato nell’avvelenata coppa mediorientale: due ostaggi ancora nelle mani di Hamas sono stati costretti ad assistere dentro a un furgone alla cerimonia propagandistica di rilascio di Omer Shem Tov, Eliya Cohen e Omer Wenkert. Una criminale tortura psicologica tanto fine quanto aberrante far vedere la libertà che si ritrae come in un moderno supplizio di Tantalo, e poi il ritorno sotto scorta di miliziani incappucciati nella prigione sottoterra. Le anime pie, quelle belle e i sepolcri imbiancati avranno modo di meditare sull’asincronia e sul differente peso specifico attribuito alla vita e alla dignità da Israele e dai terroristi palestinesi; e, allo stesso modo, di chi intende fare cosa e come nei confronti dell’altro (...)
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