Palla di vetro

Nigel Farage, la profezia: "Sta per accadere qualcosa di grande, la Ue ha i giorni contati"

Roberto Tortora

Il futuro dell’Europa, i piani di Musk e la campagna elettorale in Gran Bretagna, tutti temi toccati da Nigel Farage, intervistato da Repubblica a Washington, in occasione della riunione dei conservatori Cpac. “I sondaggi sono incoraggianti, mi danno avanti, sono ottimista”, è il primo commento del sovranista e fautore della Brexit che sogna di diventare primo ministro. Subito, poi, un elogio all’Italia e al nostro di premier, con una previsione funesta sull’Ue: “Avrei preferito che Giorgia Meloni prendesse posizioni più radicali e dure, in particolare contro l’Unione Europea, che ha dimostrato di avere i giorni contati. Però ha fatto un lavoro straordinario, dando stabilità all’Italia, che non è più uno scherzo. Così ha aiutato anche me, nella corsa alla leadership”.

Il partito di Farage, Reform UK, è avanti di due punti sul Labour, il candidato commenta così: “L’Occidente vive nel declino da anni. Abbiamo perso la nostra anima e identità. Ora però il pendolo sta oscillando nella direzione opposta. Abbiamo un processo elettorale lungo, tre o quattro anni di lavoro davanti a noi. Però sono molto ottimista”. Farage spiega cosa vogliono gli elettori secondo lui: “Un’identità. Sono tornato in politica a giugno, dopo alcuni anni di pausa, basandomi su famiglia, comunità e patria. La maggioranza silenziosa ritiene che sia la strada da seguire, dopo gli eccessi dei progressisti. Stiamo tornando verso valori più tradizionali, se vogliamo convenzionali, ma più rispettati e condivisi da gran parte degli elettori. Mi hanno chiamato populista, ma sono il campione delle cause di minoranza, diventate di maggioranza. Sono in circolazione da parecchio tempo e la gente sa che quanto vede è quello che sono. Può piacere o meno, ma sono autentico e diretto”. 

 

 


L’Europa cambia come gli USA sugli slogan di Musk? Farage non è estremista come i tedeschi di AfD, però ha una sua idea precisa: “Se il punto è che sta arrivando un grande cambiamento in Europa, ha ragione. E Giorgia Meloni ha dato un grande contributo. Quando è stata eletta i media britannici hanno lanciato l’allarme per il ritorno di Mussolini, dovevamo aspettarci cose orribili. Non è accaduto, e così Meloni ha rafforzato la mano di tutti i conservatori in Europa”. Nessun passo indietro sulla Brexit: “Nessuno vorrà mai tornare indietro dalla scelta della libertà e la facoltà di controllare il proprio futuro. E poi la Ue ha dimostrato di avere i giorni contati, con la debolezza del vertice di Parigi dove doveva rispondere a Trump sull’Ucraina. Non riescono ad accordarsi su nulla”. La Russia, però, è per Farage un pericolo? “Non c’è dubbio che sia una minaccia, ma Trump ha ragione a negoziare la pace e parlare con Putin. L’importante è che l’Ucraina sia coinvolta, per una soluzione accettabile da tutti”.