Il gran rifiuto
Ucraina, "gli Usa non firmano": Trump scatenato contro Zelensky, l'ultimo atto
Gli Stati Uniti si rifiutano di essere co-autori di una bozza di risoluzione dell'Onu in occasione del terzo anniversario dell'invasione russa dell'Ucraina. La risoluzione in questione sostiene l'integrità territoriale del Paese e condanna l'aggressione russa. Lo riporta Reuters online. "La situazione attuale è che gli Stati Uniti non lo firmeranno", ha detto una fonte diplomatica. La bozza, che condanna l'aggressione russa e ribadisce l'impegno per la sovranità dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, è sostenuta da più di 50 Paesi. Secondo l'agenzia, non è chiaro però quando scade il termine per sostenere la bozza di risoluzione.
Nel frattempo, sembrano sempre più tesi i rapporti tra Kiev e Washington. "Devono abbassare i toni, guardare con attenzione e firmare l'accordo”, ha dichiarato Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, parlando dell'Ucraina in un'intervista a Fox News. Secondo lui, le reazioni del Paese all'accordo sui minerali e al modo in cui Trump sta portando avanti i colloqui di pace sono inaccettabili, considerando tutto ciò che gli Stati Uniti hanno fatto per loro. Solo ieri, mercoledì 19 febbraio, sono volati insulti tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il tycoon ha addirittura definito il leader ucraino un dittatore. Mentre quest'ultimo ha detto che il presidente americano vive in una bolla di disinformazione creata dalla propaganda di Mosca.
Per Waltz, però, la situazione sarebbe ancora recuperabile: “Il presidente ha anche detto quanto ama il popolo ucraino”. Nei giorni scorsi, inoltre, l'Ucraina e i leader europei si sono lamentati di essere stati esclusi dai colloqui di pace iniziati dopo la prima telefonata tra Trump e il presidente russo Vladimir Putin. A tal proposito Waltz ha negato che ci sia stata una mancata consultazione. “C'è un termine per questo in diplomazia. Si chiama 'shuttle diplomacy' - ha spiegato - perché portare tutti al tavolo contemporaneamente non ha funzionato in passato. Quindi abbiamo coinvolto una parte, abbiamo coinvolto l'altra parte e poi avremo un processo che andrà avanti sotto la direzione e la leadership del Presidente Trump”.