Un agguato?
Afd, bomba a pochi giorni dal voto: "Chi ha versato 2,3 milioni nelle casse del partito"
A pochi giorni dalle elezioni politiche che potrebbero sconvolgere la Germania e l'Europa, ecco una nuova bomba su Alternative fur Deutschland. Il partito di estrema destra appoggiato da J.D. Vance, vicepresidente americano, e da Elon Musk in quanto elemento di rottura totale con il recente passato terrorizza popolari e socialdemocratici, tanto da far tentennare il leader centrista della Cdu Merz e il governatore uscente della Spd Scholz davanti alla ipotesi di una nuova, tragicomica Grosse Koalition.
Il settimanale Dier Spiegel indaga sui conti di AfD e della leader Alice Wiedel, la donna più temuta a Berlino (e a Bruxelles) e accende i riflettori sulla mega-donazione da 2,35 milioni di euro per finanziare l'affissione di 6.000 grandi manifesti. Lo stanziamento fino a oggi era stato attribuito a Gerhard Dingler, ex funzionario dell'FPÖ (partito di estrema destra austriaco, sorta di "gemello" di AfD), ma secondo lo Spiegel la verità è un'altra.
Il generoso donatore sarebbe invece Henning Conle, che come ricorda anche Il Domani è "un costruttore 81enne di cui si sa pochissimo. L'imprenditore ha registrato due residenze, una a Londra e una a Zurigo, mentre la holding che governa le sue proprietà ha sede in Liechtenstein". Da qui, il sospetto conseguente: il signor Conle sarebbe un prestanome dietro al quale si celerebbero sostenitori ben più illustri che però non gradirebbero esporsi ufficialmente in prima persona accostando il loro nome a quelli della Weidel.
Già nel 2017 in campagna elettorale Weidel aveva ricevuto 150.000 franchi svizzeri proprio dal misterioso miliardario. Ne nacque un caso, visto che AfD al momento di rendicontare i propri finanziamenti presentò una lista di 14 teste di legno, appunto, finendo per dover restituire 400mila euro all'erario tedesco.
Oggi, ovviamente, la situazione è decisamente diversa e delicata, perché AfD è stabilmente sopra il 20% nei sondaggi. Ecco perché ogni colpo inferto al partito-spauracchio, anche solo mediatico, viene accolto da Cdu e Spd come una buona notizia e più di un mezzo sorriso.