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Louise, svolta nell'omicidio della 11enne sparita: il killer "furioso per aver perso a Fortnite"
Svolta nel caso della sparizione di Louise. La bambina 11enne, sparita venerdì 7 febbraio all'uscita da scuola, sarebbe stata uccisa da un suo vicino di casa. È accaduto nel paesino di Épinay-sur-Orge, situato nell'Essonne, a sud di Parigi. Qui è stato arrestato Owen L., 23enne e vicino di casa della vittima che ha confessato l'omicidio. Il giovane l'ha uccisa a coltellate per poi lasciare il corpo in un bosco poco distante.
A ricostruire i fatti, il procuratore generale Grégoire Dulin durante una conferenza stampa tenutasi il 13 febbraio. Venerdì 7 febbraio, intorno alle 13.50, Louise è uscita da scuola e si è avviata verso casa, a circa 10 minuti di distanza. Le telecamere di sorveglianza la riprendono mentre attraversa le strisce pedonali. In quello stesso filmato si vede anche un uomo che sembra seguirla. Indossa un piumino nero e un berretto. Quell'uomo è proprio il 23enne Owen, studente di informatica, appassionato di calcio, di boxe e videogiochi.
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Tornato a casa Owen presentava una ferita sulla mano, con tanto di sangue. Addirittura alla fidanzata ha ammesso di "aver pugnalato più volte una studentessa", per poi chiedendole aiuto per coprire il crimine. Ai genitori, invece, ha raccontato di essersi fatto male qualche giorno prima a causa di un incidente domestico. A incastrarlo un vicino di casa che lo ha riconosciuto. "Ero furioso per aver perso una partita a Fortnite", ha poi confessato il 23enne.