Alta tensione

Cina-Stati Uniti, esplode la guerra dei dazi: pugno di ferro di Trump, che cosa accadrà tra 48 ore

Scontro aperto tra Washington e Pechino. Le guerre commerciali "non hanno vincitori". Lo ha detto il ministero degli Esteri cinese dopo che il presidente Usa Donald Trump ha annunciato un ulteriore aumento del 10% delle esportazioni cinesi verso gli Stati Uniti a partire dal 4 febbraio, esattamente tra 48 ore. "Non ci sono vincitori in una guerra commerciale o tariffaria", ha affermato il ministero degli Esteri cinese, aggiungendo che i dazi aggiuntivi "inevitabilmente influenzeranno e danneggeranno la futura cooperazione bilaterale sul controllo della droga". La Cina si "oppone fermamente" ai nuovi dazi imposti a Pechino dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump, e promette di adottare "contromisure corrispondenti per salvaguardare risolutamente i nostri diritti e interessi". "La Cina è fortemente insoddisfatta e si oppone fermamente a tutto ciò", ha affermato il ministero del commercio di Pechino in una nota, aggiungendo che presenterà un reclamo contro Washington presso l'Organizzazione mondiale del commercio. 

Una mossa, quest'ultima, che "non solo non aiuta a risolvere i propri problemi, ma interrompe anche la normale cooperazione economica e commerciale tra Cina e Stati Uniti". Allo stesso tempo, il Dragone "adotterà le contromisure corrispondenti per salvaguardare con decisione i propri diritti e interessi", rileva ancora la nota diffusa all'indomani dell'imposizione da parte americana di tariffe del 10% sull'import di beni dalla Repubblica popolare. La Cina spera che gli Stati Uniti "considerino e affrontino i propri problemi, come il fentanyl e altre sostanze, in modo obiettivo e razionale, piuttosto che ricorrere a minacce contro altri Paesi attraverso tariffe". Per queste ragioni, la Cina "esorta gli Stati Uniti a correggere le proprie pratiche errate, a venire incontro alla parte cinese a metà strada, ad affrontare direttamente i problemi e a impegnarsi in un dialogo sincero". Il tutto, conclude la nota, allo scopo di "rafforzare la cooperazione" bilaterale e di "gestire le differenze sulla base di uguaglianza, reciproco vantaggio e rispetto".