Indiscrezioni
Cina, "dieci volte più grande del Pentagono": cosa stanno costruendo a Pechino, l'Occidente trema
Un centro di comando militare dieci volte più grande del Pentagono: ci starebbe lavorando la Cina, secondo quanto riportato dal Financial Times. Lo dimostrerebbe l'enorme cantiere spuntato nella capitale, con tanto di ruspe e gru, almeno cento, disseminate su una superficie di circa 600 ettari. Qualcosa di sorprendente se si considera che il Paese di Xi Jinping è alle prese con una grave crisi del settore immobiliare dal 2020. Crisi che ha fatto crollare il mercato del mattone incidendo non poco sull’economia. Secondo alcuni analisti dell’intelligence americana, i cinesi starebbero costruendo quel tipo di struttura per utilizzarla in caso di guerra.
Il Financial Times ha pubblicato le immagini dell'area dei lavori, individuata dai satelliti di Planet Labs. E proprio studiando quelle foto, gli esperti dell’intelligence avrebbero subito notato degli scavi in profondità, probabilmente destinati a ospitare grandi bunker per la protezione dei vertici militari cinesi in caso di conflitto, soprattutto se nucleare. "Questo nuovo bunker confermerebbe la volontà di Pechino di dotarsi di una capacità di combattimento nucleare", secondo Dennis Wilder, ex capo analista per la Cina della Cia, come ha spiegato lui stesso al Financial Times.
I lavori del centro sarebbero iniziati nell’estate del 2024 in un'area 30 chilometri a sudovest del centro di Pechino. Nel 2027, tra l'altro, l’esercito cinese celebrerà i cento anni della sua nascita. E proprio questo anniversario, secondo politici americani e ufficiali del Pentagono, potrebbe essere l'occasione per lanciare il cosiddetto "T-Day", ovvero l’invasione di Taiwan. Lo stesso Xi Jinping ha più volte ordinato ai suoi generali di prepararsi a "combattere e vincere una guerra". Anche se è inverosimile che la Cina non tenga conto della immediata reazione degli Usa in caso di una loro invasione.
Nel frattempo, i cinesi starebbero allargando il loro arsenale, arricchendolo di missili nucleari, e si satrebbero dedicando, per l'appunto, alla costruzione di un centro di comando e controllo sotterraneo nei dintorni di Pechino. Elementi che preoccupano molto l'Occidente. Intanto, l’ambasciata cinese a Washington ha affermato di "non essere a conoscenza" di alcun progetto e ha ribadito che il governo della Repubblica popolare "è impegnato in un percorso di sviluppo pacifico e in una politica di natura difensiva".
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