La regia di Hamas
Gaza, l'accusa pesantissima: "Io detenuta in una struttura dell'Onu, non mi hanno mai medicato"
Il rilascio degli ostaggi israeliani, così come tutte le vicende del conflitto tra Tel Aviv e Hamas, sono state architette seguendo uno schema ben preciso: quello cinematografico. Una sorta di Hollywood Gaza, dove i messaggi rivolti al mondo fanno parte di una più ampia regia di propaganda volta sensibilizzare il mondo verso la causa dei terroristi. E il grande vecchio ha un nome e cognome. Si tratta di Fathi Ahmad Hamad, 64 anni. Ex ministro dell'Interno di Gaza, è stato anche padre-padrone della tv di Hamas. Come riporta il Messaggero, però, continua a operare dalle macerie con postazioni mobili e a spargere la sua propaganda antisemita.
Sotto la sua direzione, la Tv di Hamas ha mandato in onda un programma per bambini, I pionieri del domani, ferocemente antisemita, che gli ha procurato le sanzioni Usa in quanto mezzo di reclutamento di terroristi adolescenti. E c'era Fathi Hamad dietro la scelta, rivelatasi suicida, del leader di Hamas, Ismail Haniyeh, di invocare alla Tv lo scorrere del sangue dei civili gazawi "per la causa".
Tornando al nebuloso tema degli ostaggi, dall'Inghilterra è arrivata una notizia che è destinata ad alimentare ancora le polemiche. Tra le ultime ragazze scambiate c'è anche l'anglo-israeliana Emily Damari. Ieri, venerdì 31 gennaio, ha parlato a telefono con il premier britannico Keir Starmer. Al primo ministro ha confidato che a Gaza era "tenuta prigioniera" n una struttura dell'Unrwa "e nonostante fossi ferita non ho ricevuto cure mediche". In questo modo trovano sempre più conferme quelle accuse che Israele aveva lanciato sul ruolo effettivo dell'agenzia Onu per i profughi palestinesi. Al gruppo "al-Ribat Communications and Artistic Production" che ha per capo Hamad è collegato pure il bisettimanale Il Messaggio.