In appello
Passeri, "traffico internazionale di sostanze stupefacenti": confermata la condanna a 25 anni in Egitto
Confermati in appello i 25 anni di carcere per Luigi Giacomo Passeri, il pescarese di 32 anni residente da tempo a Londra e arrestato in Egitto nell'agosto del 2023 mentre era in vacanza. L'accusa è di traffico internazionale di sostanze stupefacenti. Il giovane, papà italiano e mamma della Sierra Leone, secondo la versione dei familiari riferita dai media locali, al momento dell'arresto sarebbe stato in possesso di piccole dosi di marijuana, destinata all'uso personale.
In alcune lettere dal carcere, il giovane aveva parlato di violenze e condizioni detentive durissime. La condanna di primo grado risale allo scorso agosto. In quell'occasione il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva detto: "Passeri è stato trovato con dosi di droga importanti. È ovvio che la condanna sia stata pesante, noi continueremo a seguire tutto ciò che accade, ma il traffico di droga c'era". Stando a quanto riportato da IlPescara, l'udienza in Egitto si è tenuta martedì 28 gennaio e non si hanno al momento informazioni più precise su motivazioni e atti processuali.
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I contatti tra Luigi e la famiglia invece avverrebbero ogni 15 giorni, come ha spiegato il fratello Marco Antonio, che ha denunciato: "Qualcosa si è mosso da settembre grazie all'ambasciata italiana in Egitto, ma dal governo ci sentiamo abbandonati. Più volte abbiamo chiesto l'estradizione di Luigi, ma nulla si è mosso".